Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CLXIX

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SONETTO CLXIX.


D
Un bel, chiaro, polito, e vivo ghiaccio

     Move la fiamma che m’incende, e strugge,
     E sì le vene, e ’l cor m’asciuga, e sugge,
     4Che ’nvisibilmente i’ mi disfaccio.
Morte, già per ferire alzato ’l braccio,
     Come irato ciel tona, o leon rugge,
     Va perseguendo mia vita, che fugge;
     8Ed io, pien di paura tremo, e taccio.
Ben poria ancor Pietà con amor mista
     Per sostegno di me, doppia colonna
     11Porsi fra l’alma stanca e ’l mortal colpo:
Ma io nol credo, nè ’l conosco in vista
     Di quella dolce mia nemica e donna:
     14Nè di ciò lei, ma mia ventura incolpo.