Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CCXXXIV
Questo testo è incompleto. |
Sonetto CCXXXIV
◄ | Sonetto CCXXXIII | Sonetto CCXXXV | ► |
SONETTO CCXXXIV.
O
Cchi miei, oscurato è ’l nostro sole; Anzi è salito al cielo, et ivi splende:
Ivi il vedremo anchora, ivi n’attende,
4Et di nostro tardar forse li dole.
Orecchie mie, l’angeliche parole
Sonano in parte ove è chi meglio intende.
Pie’ miei, vostra ragion là non si stende
8Ov’è colei ch’esercitar vi sòle.
Dunque perchè mi date questa guerra?
Già di perdere a voi cagion non fui
11Vederla, udirla et ritrovarla in terra:
Morte biasmate; anzi laudate Lui
Che lega et scioglie, e ’n un punto apre et serra.
14E dopo ’l pianto sa far lieto altrui.