Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CCXXI
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Sonetto CCXXI
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SONETTO CCXXI.
C
Ercato ho sempre solitaria vita (Le rive il sanno, e le campagne, e i boschi)
Per fuggir quest’ingegni sordi, e loschi,
4Che la strada del Ciel’hanno smarrita;
E se mia voglia in ciò fosse compita,
Fuor del dolce aere de’ paesi Toschi
Ancor m’avria tra suoi bei colli foschi
8Sorga; ch’a pianger, e cantar m’aita.
Ma mia fortuna a me sempre nemica
Mi risospigne al loco ov’io mi sdegno
11Veder nel fango il bel tesoro mio:
Alla man’ond’io scrivo è fatta amica
A questa volta: e non è forse indegno:
14Amor se vide, e sal Madonna, e io.