Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CCXI

Sonetto CCX Sonetto CCXII

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SONETTO CCXI.


Q
Ual paura ho quando mi torna a mente

     Quel giorno ch’i’ lasciai grave, e pensosa
     Madonna, e ’l mio cor seco! e non è cosa
     4Che sì volentier pensi, e sì sovente.
I’ la riveggio starsi umilemente
     Tra belle donne, a guisa d’una rosa
     Tra minor fior’, nè lieta nè dogliosa;
     8Come chi teme, e altro mal non sente.
Deposta avea l’usata leggiadria,
     Le perle, e le ghirlande, e i panni allegri,
     11E ’l riso, e ’l canto, e ’l parlar dolce umano.
Così in dubbio lasciai la vita mia
     Or tristi augurJ, e sogni, e pensier negri
     14Mi danno assalto; e piaccia a Dio, che ’n vano.