Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CCLXXXVIII

Sonetto CCLXXXVII Sonetto CCLXXXIX

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SONETTO CCLXXXVIII.


S
Onesto amor può meritar mercede,

     Et se Pietà anchor può quant’ella suole,
     Mercede avrò, chè più chiara che ’l sole
     4A madonna et al mondo è la mia fede.
Già di me paventosa, or sa, nol crede;
     Che quello stesso ch’or per me si vòle,
     Sempre si volse; et s’ella udia parole
     8O vedea ’l volto, or l’animo e ’l cor vede.
Ond’i’ spero che ’nfin al ciel si doglia
     Di miei tanti sospiri, et così mostra,
     11Tornando a me sì piena di pietate;
E spero ch’al por giù di questa spoglia
     Venga per me con quella gente nostra,
     14Vera amica di CRISTO, e d’onestate.