Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CCLXXXIV

Sonetto CCLXXXIII Sonetto CCLXXXV

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SONETTO CCLXXXIV.


L
’ultimo, lasso, de’ miei giorni allegri,

     Che pochi ò visto in questo viver breve,
     Giunto era, et facto ’l cor tepida neve
     4Forse presago de dì tristi et negri.
Qual à già i nervi e i polsi e i pensier’egri
     Cui domestica febbre assalir deve,
     Tal mi sentia, non sappiend’io che leve
     8Venisse ’l fin de’ miei ben’non integri.
Li occhi belli, or in ciel chiari et felici
     Del lume onde salute et vita piove,
     11Lasciando i miei qui miseri et mendici,
Dicean lor con faville honeste et nove:
     - Rimanetevi in pace, o cari amici.
     14Qui mai più no, ma rivedrenne altrove. -