Le poesie religiose (1895)/Crepuscolo
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CREPUSCOLO
Per l’ampio deserto dei piani mietuti
La sera i fragranti suoi veli diffonde;
S’indugia l’augello tra l’aride fronde,
Trillando a la luce gli estremi saluti.
Qual vitreo profilo di magica barca
Che il fervido mare dei sogni veleggia,
Su’ rosei vapori, che adombran la reggia
Del sole caduto, la luna s’inarca.
Susurri vaganti, selvagge fragranze
Esalan da’ pori dell’ombra infinita:
Memorie indistinte, confuse speranze
Esalan da’ cuori confitti alla vita.
O nato alla brama d’impervj misteri,
Il fascino accogli dell’ora, e ti adergi:
Su l’ala, che sfida la fiamma dei veri,
Nel baratro vivo dei cieli t’immergi!
A te, se infierito non t’abbiano il senso
Circei beveraggi fra lutei diletti,
Non biechi divieti, non termini abjetti,
Non mostri o giganti precludon l’Immenso.
Non odi? Dal grembo dell’isole erranti
C’han pari alla terra le fasi e i destini,
Un popolo immenso di spiriti affini
Te chiama con voce sol nota agli amanti.
Mille esseri novi non anco spiati
Dall’avida lente che i cieli disserra,
Veduti soltanto dall’alma dei vati,
Sentiti da’ cori cui poca è la terra,
D’audaci richieste premendo l’Ignoto,
Urtandosi a’ valli dell’ombra aborrita,
A te simiglianti sollevan pe 'l vuoto
Un inno, tra’ solchi di morte, alla Vita.
Nell’alto, nel fondo, dintorno, per tutto
Discorre, s’avvolge l’armonico fiume;
E Amore sovr’esso, benefico nume,
Varcando in trionfo ne accende ogni flutto.
Distendi, bel nume, le magiche anella
Per l’etere eterno, fra l’isole estreme:
Ogni ente che vive, che spera, che geme,
Le schiatte, le specie, le cose affratella!
O cuore del mondo, con mistico suono
Il caldo tuo sangue nel Tutto si versa;
Le leggi degli astri tuoi palpiti sono;
Tuo spiro immortale la vita universa.
Ascendi, bel nume, l’altissima sede
Cui d’idoli ha sgombra la spada del Vero
Degli esseri tutti tu l’unica fede,
Tu l’unica luce dell’arduo mistero!