XLV - Madonna di Loreto

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XLIV XLVI
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MADONNA DI LORETO.


XLV.


F
Atta dalla caritatevole pietà de’ vicini abitanti l’anno 1620. sull’esatto modello della Santa Casa di Loreto, in un fondo donato per la di Lei erezione da uno de’ Nobili Antenati del dotto ed erudito Monsignor Antonio Ambiveri Conte, decorato della Dignità Vescovìle dal regnante Pontefice Pio Sesto. Contigua al mentovato Santuario è la Chiesa, fabbricata l’anno appresso per maggior comodo de’ divoti, di mediocre capacità, ed a volta con un solo Altare di soda Architettura, posto a stucchi dorati, con iscanalate Colonne, e Puttini di buona maniera; e ornato di una degna Tavola, rappresentante l’Annunziazione di Maria Vergine, coll’Eterno Padre, e lo Spirito Santo sopra in gloria di Cherubini, e nel piano due Angioletti, uno per banda, assai dilicati e finiti.

Siamo al bujo intorno all’Artefice di quella Pittura: la quale se per avventura non ti sembrerà memorabile, perchè difettosa di pellegrine invenzioni, e di un certo risentimento d’ombre, e di lumi; non potrà di certo non piacerti, se porrai mente alla proprietà delle espressioni, al buon disegno, e alla vaghezza e soavità delle tinte, colle quali è condotta. Veduto questo Quadro rientreremo [p. 93 modifica]nel Borgo per la medesima via, e giunti novamente a San Rocco sopra il contiguo andito passeremo il Serio, e volgendo a sinistra, poi dopo pochi passi a destra, vedremo di faccia il bel Portico che è davanti alla Chiesa di

S. LAZZARO.