Le nozze di Figaro/Atto Secondo/Scena quinta
Questo testo è completo. |
◄ | Atto Secondo - Scena quarta | Atto Secondo - Scena sesta | ► |
La Contessa e il Conte vestito da cacciatore
- Conte (entrando)
Che novità! Non fu mai vostra usanza
Di rinchiudervi in stanza!
- Contessa
È ver; ma io…
Io stava qui mettendo…
- Conte
Via: mettendo…
- Contessa
Certe robe… Era meco la Susanna…
Che in sua camera è andata.
- Conte (esaminandola)
Ad ogni modo,
Voi non siete tranquilla.
Guardate questo foglio.
- Contessa (fra sé)
Numi! È il foglio
Che Figaro gli scrisse!
(Cherubino fa cadere un tavolino e una sedia, in gabinetto, con molto strepito)
- Conte
Cos’è codesto strepito?
In gabinetto
Qualche cosa è caduta.
- Contessa
Io non intesi niente.
- Conte
Convien che abbiate i gran pensieri in mente.
- Contessa
Di che?
- Conte
Là v’è qualcuno.
- Contessa
Chi volete che sia?
- Conte
Lo chiedo a voi…
Io vengo in questo punto.
- Contessa
Ah, sì, Susanna… appunto…
- Conte
Che passò, mi diceste, alla sua stanza!
- Contessa
Alla sua stanza, o qui: non vidi bene…
- Conte
Susanna! E donde viene
Che siete sì turbata?
- Contessa (con risolino sforzato)
Per la mia cameriera?
- Conte
Io non so nulla:
Ma turbata, senz’altro.
- Contessa
Ah! questa serva,
Più che non turba me, turba voi stesso.
- Conte
È vero, è vero; e lo vedrete adesso.