Le nozze di Figaro/Atto Quarto/Scena undicesima

Atto Quarto

Scena undicesima

../Scena decima ../Scena dodicesima IncludiIntestazione 31 luglio 2010 75% Teatro

Atto Quarto - Scena decima Atto Quarto - Scena dodicesima

La Contessa, Susanna, Figaro e Cherubino; poi il Conte
Recititativo secco

Figaro (fra sé)

Perfida! E in quella forma
Meco mentia? Non so s’io vegli o dorma.

Cherubino (entra cantarellando)

La la la, la la la, la lera.

Contessa (fra sé)

Il picciol paggio!

Cherubino

Io sento gente: entriamo
Ove entrò Barbarina.
(scorgendo la Contessa)
Oh, vedo qui una donna!

Contessa (fra sé)

Ahi, me meschina!

Cherubino

M’inganno! A quel cappello
Che nell’ombra vegg’io, parmi Susanna.

Contessa (fra sé)

E se il Conte ora vien? Sorte tiranna!
N. 28 - Finale Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Fagotti, 2 Corni in re.
Andante

Cherubino (fra sé)

Pian pianin le andrò più presso:
Tempo perso non sarà.

Contessa (fra sé)

Ah, se il Conte arriva adesso,
Qualche imbroglio accaderà!

Cherubino (alla Contessa)

Susannetta…
(fra sé)
Non risponde:
Colla mano il volto asconde…
Or la burlo, in verità.
(la prende per la mano, l’accarezza; la Contessa cerca liberarsi)

Contessa (alterando la voce a tempo)

Arditello! sfacciatello!
Ite presto via di qua.

Cherubino

Smorfiosa, maliziosa,
Io già so perché sei qua.

Conte (da lontano, in atteggiamento d’uno che guarda)

Ecco qui la mia Susanna.

Figaro e Susanna (lontani l’uno dall’altro)

Ecco qui l’uccellatore.

Cherubino (sempre alla Contessa)

Non far meco la tiranna!

Susanna (fra sé)

Conte e Ah, nel sen mi batte il core!
Figaro Un altr’uom con lei si sta.

Contessa (sottovoce a Cherubino)

Via, partire, o chiamo gente.

Cherubino (sempre tenendola per la mano)

Dammi un bacio, o non fai niente.

Susanna, Conte e Figaro (fra sé)

Alla voce, è quegli il paggio.

Contessa (c. s.)

Anche un bacio! Che coraggio!

Cherubino

E perché far io non posso
Quel che il Conte or or farà?

Contessa, Susanna, Conte e Figaro (tutti fra sé)

Temerario!

Cherubino

Oh, ve’ che smorfie!
Sai ch’io fui dietro il sofà.

Contessa, Susanna, Conte e Figaro (sempre fra sé)

Se il ribaldo ancor sta saldo,
La faccenda guasterà.

Cherubino

Prendi intanto…
(il paggio vuol dare un bacio alla Contessa; il Conte si mette in mezzo e riceve il bacio egli stesso)

Contessa e Cherubino

Oh, ciel! Il Conte.
(il paggio entra da Barberina)

Figaro (fra sé)

Vo’ veder cosa fan là.

Conte

Perché voi nol ripetete,
Ricevete questo qua.
(il Conte vuol dare uno schiaffo a Cherubino; Figaro in questo s’appressa e lo riceve egli stesso)

Figaro (fra sé)

Ah! Ci ho fatto un bel guadagno,
Colla mia curiosità!
(a quattro)

Contessa e Conte (Susanna, che ode lo schiaffo, ride)

Ah! Ci ha fatto un bel guadagno,
Colla sua temerità!

Susanna

Ah! Ci ha fatto un bel guadagno,
Colla sua curiosità
(Figaro si ritira)
Con un poco più di moto

Conte (alla Contessa)

Partito è alfin l’audace:
Accòstati, ben mio!

Contessa

Giacché così vi piace,
Eccomi qui, signor.

Figaro (fra sé)

Che compiacente femmina!
Che sposa di buon cor!

Conte

Porgimi la manina.

Contessa

Io ve la do.

Conte e Figaro

Carina!

Conte

Che dita tenerelle!
Che delicata pelle!
Mi pizzica, mi stuzzica,
M’empie di un nuovo ardor.

Susanna, Contessa e Figaro

La cieca prevenzione
Delude la ragione,
Inganna i sensi ognor.
(Poi a quattro, col Conte che ripete i suoi versi)

Conte

Oltre la dote, o cara,
Ricevi anche un brillante,
che a te porge un amante
In pegno del suo amor.
(le dà un anello)

Contessa

Tutto Susanna piglia
Dal suo benefattor.

Susanna, Conte e Figaro (fra sé)

Va tutto a maraviglia!
Ma il meglio manca ancor.

Contessa (al Conte)

Signor, d’accese fiaccole
Io veggio il balenar.

Conte

Entriam, mia bella Venere.
Andiamoci a celar.

Susanna e Figaro (fra sé)

Mariti scimuniti,
Venite ad imparar.

Contessa

Al buio, signor mio?

Conte

È quello che vogl’io:
Tu sai che là per leggere
Io non desio d’entrar.

Figaro (fra sé)

La perfida lo sèguita:
è vano il dubitar.
(a tre)

Contessa e Susanna (fra sé)

I furbi sono in trappola,
Cammina ben l’affar.
(Figaro passa)

Conte (con voce alterata)

Chi passa?

Figaro (con rabbia)

Passa gente!

Contessa (sottovoce al Conte)

È Figaro: men vo’.

Conte

Andate: io poi verrò.
(il Conte si disperde nel folto, la Contessa entra nel padiglione a destra)
Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 2 Corni in re.
Larghetto

Figaro

Tutto è tranquillo e placido:
Entrò la bella Venere.
Col vago Marte prendere,
Nuovo Vulcan del secolo,
Allegro molto
In rete la potrò.

Susanna (con voce alterata)

Ehi, Figaro, tacete!

Figaro

Oh, questa è la Contessa…
(a Susanna)
A tempo qui giungete…
Vedrete là voi stessa…
Il Conte e la mia sposa…
Di propria man la cosa
Toccar io vi farò.

Susanna (si dimentica di alterar la voce)

Parlate un po’ più basso.
Di qua non muovo passo,
Ma vendicar mi vo’.

Figaro (fra sé)

Susanna!
(a Susanna)
Vendicarsi?

Susanna

Sì.

Figaro

Come potria farsi?
(fra sé)
La volpe vuol sorprendermi,
E secondar la vo’.

Susanna (fra sé)

L’iniquo io vo’ sorprendere;
Poi so quel che farò.

Figaro (con comica affettazione)

Ah, se Madama il vuole!

Susanna

Su via, manco parole.

Figaro (c. s.)

Eccomi ai vostri piedi…
Ho pieno il cor di fuoco.
Esaminate il loco…
Pensate al traditor.

Susanna (fra sé)

Come la man mi pizzica!
Che smania! Che furor!

Figaro (fra sé)

Come il polmon mi si altera!
Che smania! Che calor!

Susanna (alterando la voce un poco)

E senza alcun affetto?…

Figaro

Suppliscavi il dispetto.
Non perdiam tempo invano,
Datemi un po’ la mano…

Susanna (gli dà uno schiaffo parlando in voce naturale)

Servitevi, signor!

Figaro

Che schiaffo!

Susanna

E questo, e questo
E ancora questo, e questo, e poi quest’altro!
(lo schiaffeggia a tempo)

Figaro

Non batter così presto.

Susanna (sempre schiaffeggiandolo)

E questo, signor scaltro,
E questo, e poi quest’altro ancor!

Figaro

Oh, schiaffi graziosissimi!
Oh, mio felice amor!
(a due)

Susanna

Impara, impara, o perfido,
A fare il seduttor.

Figaro (si mette in ginocchio)

Pace, pace, mio dolce tesoro:
Io conobbi la voce che adoro,
E che impressa ognor serbo nel cor.

Susanna (ridendo e con sorpresa)

La mia voce?

Figaro

La voce che adoro.

Susanna e Figaro

Pace, pace, mio dolce tesoro,
Pace, pace, mio tenero amor.

Conte (fra sé, ritornando)

Non la trovo, e girai tutto il bosco.

Susanna e Figaro

Questi è il Conte, alla voce il conosco.

Conte (verso il padiglione in cui è entrata la Contessa)

Ehi, Susanna… sei sorda… sei muta?

Susanna (sottovoce a Figaro)

Bella, bella! Non l’ha conosciuta!

Figaro (sottovoce a Susanna)

Chi?

Susanna (c. s.)

Madama.

Figaro (c. s.)

Madama?

Susanna (c. s.)

Madama.

Susanna e Figaro (sottovoce)

La commedia, idol mio, terminiamo:
Consoliamo il bizzarro amator.

Figaro (ad alta voce mettendosi ai piedi di Susanna)

Sì, Madama, voi siete il ben mio.

Conte (fra sé)

La mia sposa! Ah, senz’arme son io!

Figaro (sempre inginocchiato)

Un ristoro al mio cor concedete.

Susanna (alterando la voce)

Io son qui, faccio quel che volete.

Conte (fra sé)

Ah, ribaldi!

Susanna e Figaro

Ah, corriamo, mio bene,
E le pene compensi il piacer.
(Figaro s’alza, e i due vanno verso il padiglione a sinistra)