Le nozze di Figaro/Atto Quarto/Scena decima
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La Contessa, Susanna, e Figaro
- Susanna
Madama, voi tremate: avreste freddo?
- Contessa
Parmi umida la notte... Io mi ritiro.
- Figaro (fra sé)
Eccoci della crisi al grande istante.
- Susanna
Io sotto queste piante,
Se Madama il permette,
Resto a prendere il fresco una mezz’ora.
- Figaro (fra sé)
Il fresco, il fresco!
- Contessa
Restaci, in buonora.
(si nasconde)
- Susanna (fra sé)
Il birbo è in sentinella
Divertiamoci anche noi:
Diamogli la mercé de’ dubbi suoi.
(ad alta voce)
N. 27 - Recitativo e aria
Recitativo Archi soli.
Allegro vivace assai
Giunse alfin il momento
Che godrò senza affanno
In braccio all’idol mio! Timide cure,
Uscite dal mio petto,
A turbar non venite il mio diletto!
Oh, come par che all’amoroso foco
L’amenità del loco,
La terra e il ciel risponda!
Come la notte i furti miei seconda!
Aria Archi, 1 Flauto, 1 Oboe, 1 Fagotto.
Andante
Deh, vieni, non tardar, o gioia bella,
Vieni ove amore per goder t’appella.
Finché non splende in ciel notturna face
Finché l’aria è ancor bruna e il mondo tace.
Qui mormora il ruscel, qui scherza l’aura,
Che dolce sussurro il cor ristaura;
Qui ridono i fioretti, e l’erba è fresca:
Ai piaceri d’amor qui tutto adesca.
Vieni, ben mio: tra queste piante ascose
Ti vo’ la fronte incoronar di rose.