Le dimore estive dell'Appennino toscano/Appennino Casentinese/I

1. Stia

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Appennino Casentinese - Il Casentino Appennino Casentinese - II

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Stia

448 m.



«Il paese di Stia, chiuso com’è quasi per ogni parte da poggi, non apparisce allo sguardo che quando gli siamo tanto vicini da poterne osservare distintamente i fabbricati e i numerosi edifizi industriali, che sono lustro e ricchezza di questa prospera terra.

«Alla base meridionale della Falterona dove ha principio la valle casentinese, presso la confluenza dell’Arno e del torrente Staggia, e quasi in mezzo alle antiche rôcche di Romèna, Porciano, Castel Castagnaio, Palagio e Urbech, giace la terra di Stia, anticamente chiamata Palagio Fiorentino.

«Modernamente il paese, ornato di comode e regolari abitazioni con portici, presenta un aspetto lieto e ridente, e vaga e salubre ne è la situazione, trovandosi tutto circondato da amene e ben coltivate colline, e da vaste selve di castagni e di querci, a cui sovrasta [p. 136 modifica] la gran catena dei monti Falterona e di Scali»1.

Nel 1882 si fondò in paese, per iniziativa di alcuni soci casentinesi del C.A.I., una Stazione alpina nel locale del Circolo Tanucci, fornita di una piccola biblioteca, di carte topografiche, specialmente della regione, disegni, panorami alpini, dove il forestiere residente in Stia, o di passaggio, è sicuro di ricevere ottima accoglienza e tutte quelle notizie necessarie per gite nelle vicine montagne.

Una delle specialità del paese, è la bella collezione ornitologica casentinese dell’amico avvocato Carlo Beni, il quale con molte cure e molta fatica l’ha messa insieme, contando già oltre 400 esemplari. Merita d’esser veduta.

Il paese è ora illuminato a luce elettrica.


Alberghi. — «Albergo la Stazione Alpina.» Camere molto pulite. Pensione da 5 a 7 lire, oppure da convenirsi. Albergo la Patria, condotto da Adolfo Maurri, detto Picchio. Pensioni da convenirsi.

Si possono trovare anche quartieri e camere ammobiliati, ma occorre darne opportuno preavviso. E chi si rivolgesse per questo, [p. 137 modifica] o per qualsivoglia altra notizia al comm. avv. Carlo Beni di Stia, riceverebbe, ne siamo certi, con cortese esattezza e sollecitudine le desiderate informazioni.

Distanze. — La Stazione ferroviaria è a circa un chilometro dal paese.

Vetture. — In Stia, Adolfo Maurri, detto Picchio, ha un buon servizio di vetture: la tariffa per qualunque luogo del Casentino (calcolo medio) è di cent. 40 per chil. Eccezioni: da Stia a Camaldoli vettura a un cavallo, lire 15; a due cavalli, lire 20, più il vitto dell’uomo.

Nella buona stagione, non pochi preferiscono di andare a Stia da Pontassieve, chil. 30, attraversando la Consuma. — È una gita attraentissima pei superbi panorami che offre. — In tal caso, a Pontassieve, da Giuseppe Fabbrini, all’Albergo del Vapore, si trovano sempre comode vetture. Ad un cavallo, per una persona lire 12: se più d’una, lire 6 per ciascuno; a due cavalli fino a 4 persone, lire 24.

Medico e Farmacia. — In paese: due medici chirurghi.

Posta e Telegrafo. — In paese. [p. 138 modifica]

Cavalcature e Guide. — Un cavallo, lire 3; un somaro, lire 2. Una Guida, lire 3 al giorno, oltre il vitto. Guide, Giovanni Ricci, detto Raspino, di Stia; Ferdinando Marsili, detto Basusi, di Papiano.

Gite. — Si notano le principali:

Capo d’Arno, 1345 m., ore 3.

M. Falteròna, 1649 m., ore 4. Bellissima veduta, con ricovero del C.A.I.

Èremo e Camàldoli, ore 3½ circa per la via di Lonnano.

Verna, 1116 m., da Stia per Bibbiena in vettura, ore 3 circa.

(V. Beni C., Guida ecc.)


Note

  1. Beni C. Guida illustrata del Casentino ecc.