Le caluggne contr'er governo

Giuseppe Gioachino Belli

1844 Indice:Sonetti romaneschi V.djvu sonetti letteratura Le caluggne contr'er governo Intestazione 23 novembre 2024 75% Da definire

Le furtune de li bbirbi La minchionella
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1844

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LE CALUGGNE CONTR’ER GOVERNO.

     E ddàjje cór Governo! O è ccaro er pane,
O nun c’è da scallasse in ne l’inverno,
O vve sbajjeno un nummero in un terno,
O vv’abbuscate un mózzico1 da un cane,

     O la commedia in musica è un inferno,
O sse fa ttroppo ghetto a le bbefane,2
O le ggente se meneno le mane...
Subbito senti: “E ccosa fa ir3 Governo?.„

     Ma sso’ ppropio bbadiali sti sciarloni!
E ’r Governo ha da stà ccom’un editto
Incollato pe’4 ttutti li cantoni?

     Sta’ attenta5 che mmommó6 ppuro è un dilitto
Der Governo si ll’osti nun zo’ bboni,
O er friggitore v’ha bbrusciato er fritto!7

26 dicembre 1844.

Note

  1. [Morso.]
  2. [O si fa troppo chiasso sulla Piazza di Sant’Eustachio la sera della Epifania. V. la nota 1 del sonetto: Li casotti ecc. (1), 18 dic. 44.]
  3. [V. la nota 4 del sonetto: La carità ecc., 30 marzo 36.]
  4. [Variante popolare: Appiccicato a.]
  5. [Per influenza forse delle due a precedenti, dicono sta’ attenta anche nel maschile. E Sta’ attenta, sciscio, come stampai nell’ediz. Barbèra, e non Sta’ attento, come è nella presente, deve leggersi nel sonetto: Le smammate, 3 nov. 35.]
  6. [Mo mo: or ora.]
  7. [Con questo sonetto il Belli avrebbe quasi il diritto di reclamare per sè la proprietà letteraria della famosa trovata del Fanfulla: “Piove... Governo ladro!„ Nell’autografo egli si era segnato il ricordo d’averne dato copia al suo amico Balestra, il 14 maggio 1845.]