Le aureole/Sonetto della desolazione
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Sergio Corazzini - Le aureole (1905)
Sonetto della desolazione
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Anima, come oggi nessuno arriva,
non tendere le pallide tue mani
a i cieli, troppo noi siamo lontani
e troppo melanconica è la riva.
5Dici: domani... Oh, non sperar domani
più! La speranza è nel tuo cuore viva
così che l’abbandono la ravviva
con i suoi tristi addii quotidiani?!
Ben ora è che di tutto si disperi
10e che il rosario dei futuri giorni
ci conduca al più puro dei misteri
in queste solitudini malate,
vedove di partenze e di ritorni,
simili a stazioni abbandonate.