Le aureole/A la sorella
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Sergio Corazzini - Le aureole (1905)
A la sorella
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Tu che non hai per la tua doglia viva
una madre serena che consoli,
un orto dolce con i girasoli
e il canto di una limpida sorgiva,
5tu che, accesa una lampada votiva,
pregavi per i tuoi fratelli soli
e per la doglia di che tu ti duoli
la bocca non ad implorar s’apriva,
tu che mi sei tristissima sorella,
10batti alla porta del mio cuore vano,
lascia che io senta il tuo cuore tremare
nel mio come una stella in una stella
per un cielo più novo e più lontano
sovra il pianto degli uomini e del mare.