Le Danaidi/Libro secondo/Il sonetto
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Arturo Graf - Le Danaidi (1903)
Il sonetto
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IL SONETTO
Come il sottile intagliator la chiara
Gemma sfaccetta, onde ne' vitrei seni
Fiammeggi e rida una gioconda gara
D'iridi accese e d'agili baleni;
Tu sfaccetta il sonetto, ove la cara
Rima sfavilli, e negli alterni freni
Del saldo verso, e nella forma avara,
Il pugnace pensier si rassereni.
Poi denso e forte, nitido e lucente,
Nel rigor di sua forma adamantina,
Tu lo licenzia fra la umana gente;
E il tempo mai non potrà fargli sfregio,
E l'uomo in cui più puote e più s'affina
Virtù, l'avrà più ch'altra gemma in pregio.