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il sonetto 51



IL SONETTO




Come il sottile intagliator la chiara
     Gemma sfaccetta, onde ne' vitrei seni
     Fiammeggi e rida una gioconda gara
     D'iridi accese e d'agili baleni;

Tu sfaccetta il sonetto, ove la cara
     Rima sfavilli, e negli alterni freni
     Del saldo verso, e nella forma avara,
     Il pugnace pensier si rassereni.

Poi denso e forte, nitido e lucente,
     Nel rigor di sua forma adamantina,
     Tu lo licenzia fra la umana gente;

E il tempo mai non potrà fargli sfregio,
     E l'uomo in cui più puote e più s'affina
     Virtù, l'avrà più ch'altra gemma in pregio.