Laude (1910)/Laude/Lauda L
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De la grande battaglia de Antichristo. .l.
OR se parrà chi hauerà fidanza!
la tribulanza ch’è prophetizata,
da omne lato uegiola tonare.
La luna è scura, el sole obtenebrato,4
le stelle del cielo uegio cadere;
l’antiquo serpente pare scapolato,
tutto lo mondo uegio lui sequire;
l’acque s’à beuute da omne lato,8
fiume Giordan se spera d’enghiuttire,
lo popolo de Christo, deuorare.
Lo sole è Christo che non fa mo segna
per fortificare li soi seruente;12
miracoli non uedemo che sostegna
la fidelitate nella gente;
question ne fa gente malegna,
obproprio ne dicon malamente,16
rendendo lor ragion nogl potem trare.
La luna sì è la ecclesia scurata,
la qual la nocte al mondo relucìa,
papa & cardenal con lor guidata;20
la luce è tornata en tenebrìa;
la uniuersitate cericata
è encorsata & pres’à mala uia;
o sire Dio, chi porrà scampare?24
Le stelle che del cielo son cadute,
la uniuersitate reliosa;
molte de la uia sì son partute,
entrate per la uia pericolosa;28
l’acque del diluuio son salute,
coperti i monti, sommerso onne cosa;
aiuta, Dio, aiuta lo notare!
Tutto el mondo ueggio conquassato32
& precipitando ua en ruina;
como l’omo che è enfrenetecato,
al qual non può hom dar medicina,
li medici sì l’anno desperato,36
ché non glie gioua encanto né doctrina,
uedemolo en extremo lauorare.
Tutta la gente uegio ch’è signata
del caracte de l’antiquo serpente;40
& en tre parte l’ane diuisata;
chi campa d’uno, l’altro el fa dolente;
l’auaritia nello campo è entrata,
fact’à sconficta & morta molta gente,44
& pochi son che uogliano restare.
Se alcun ne campa d’esta enfronta,
metteglie lo dado del sapere;
enfia la scientia, en alto monta,48
uilipende gli altri & sé tenere;
a l’altra gente le peccata conta,
li suoi porta drieto a non uedere,
uoglion dir molto & niente fare.52
Quigli pochi che ne son campati
de questi doi legami dolorosi,
en altro laccio sì gli àn cathenati;
de fare signi sì son desiosi,56
far miracoli, render sanetati,
de rapti & prophetie son golosi;
se alchun ne campa, sì pò Dio laudare.
Àrmate, homo, che se passa l’ora60
che possi campare di questa morte;
ché nulla ne fo ancora sì dura
né altra ne sarà giamai sì forte;
gli sancti n’àber molto gran paura64
de uenir a prendere queste scorte;
d’essere securo stolto me pare.