Laude (1910)/Laude/Lauda CII

CII. Come è da cercare Iesù per sommo dilecto el quale è nostro fine: et cusì termina in lui questo uolume

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CII. Come è da cercare Iesù per sommo dilecto el quale è nostro fine: et cusì termina in lui questo uolume
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[p. 170 modifica]Questa laude extrauagante è posta per finire el numero perfecto de cento: benché ne sian due de più sotto dui numeri cioè .xlvij. et .lxxvij. per inaduertentia: et cusì sono .CII. laude in tutto.1


Come è da cercare Iesù per sommo dilecto el quale è nostro fine: et cusì termina in lui questo uolume.          .cij.


     SE per dilecto tu cercando uai,
     cerca Iesù & contento serai.
Cerca Iesù con ogni tuo desìo,
     anima mia, se te uoi delectare;4
     la carne, el mondo et lo nimico rio,
     se perir non uoi, non sequitare;
     nel proprio tuo parer non te fidare,
     se uoi campar dalli infiniti guai.8
Se uoi campar dall’infernal tormento,
     fa che te spogli d’ogni amor uitioso,
     et con forteza & gran proponimento
     de non partire da quel gratioso12
     Christo Iesù, de ogni ben copioso,
     ché per tuo sposo già pigliato l’ài.
Anima mia, tu sì sei sposata
     a quello sposo, re celestiale;16
     sta nella fede perché l’ài giurata,
     amando lui d’amor perpetuale;
     et, ciò facendo, el gaudio eternale
     da lui in fine tu receuerai.20
Receuerai el merito secondo
     el mal e l ben che tu harai commesso;
     el tuo uolere non sia uagabondo,
     ma con fermeza t’accosta con esso;24
     mira el suo lato ritto per te fesso,
     et de quel sangue t’enebriarai.
Inebriata per amor, lo stringi

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     in tal maniera che giamai nol lassi,28
     et nel tuo core sua figura pingi
     che priuarà de te li humani passi,
     per la sua morte spezarà li sassi
     per essa tua dureza spezarai.32


LAVS DEO


A CON

TEM

PLA

TIO

NE

delle deuote persone sono im

presse queste laude per Ser Fran

cesco Bo

naccorsi

In Firenze

a dì uentiotto

del mese di septembre

.M.CCCCLXXXX.


Contempla cor mondan, facto deuoto,

La passion del tuo dolce signore;          

Chiedi perdono di tuo anticho errore, 

D’ogni peccato et di malitia uoto.         





Note

  1. La numerazione è stata corretta in questa ristampa.