Rime (Guittone d'Arezzo)/Lasso, non sete là, dov'eo tormento
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Guittone d'Arezzo - Rime (XIII secolo)
Lasso, non sete là, dov'eo tormento
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Il poeta protesta che la considera piú bella d’ogni altra.
Lasso, non sete lá, dov’eo tormento
piangendo e sospirando, amor, per voi,
che bene vi parrea piú per un cento,
ch’eo non vo dico, innamorato poi.
5Ma non vo me crediate for spremento;
e se ben fino amante eo sono e foi,
acconcesi ver me vostro talento;
e se non son, poi dite: amate altroi.
E se bella non sete, ed eo vi tegno
10piú bella ch’altra assai: perciò provate,
ch’amor mi stringe, piú ch’eo non v’assegno.
Eo non cher giá che come per me amiate,
ma con re ama un bass’om de suo regno:
a ciò non credo me sdegnar deggiate.