Lasso, che feci! Abbandonai la bella

Antonio Ottoboni

Indice:Zappi, Maratti - Rime I.pdf Sonetti Letteratura Lasso, che feci! Abbandonai la bella Intestazione 10 maggio 2022 100% Da definire


Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Antonio Ottoboni


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Lasso, che feci! Abbandonai la bella
     Sponda del Tebro, e volsi all’Adria il piede,
     Cangiai la ferma in un’istabil sede,
     E la calma lasciai per la procella.
5L’unico pegno mio che vive in quella
     Per delizia del cuor l’occhio non vede:
     Perduti ho i dolci baci, e più non riede
     La frequente tra noi mensa, e favella.
L’Ostro, ch’ei cinge, onde n’andai fastoso
     10Più di lui molto, io non mi veggio appresso,
     E ’l piacer, che ne trassi, or m’è penoso.
Così dagli anni, e dalle cure oppresso
     Mentre ricerco invan Figlio, e riposo,
     Ah che non trovo in me quasi me stesso!

Note

  1. Sonetto al Figlio, di cui segue la risposta.