Lascia l'isola tua tanto diletta (Lucas)
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L
ASCIA I’isola tua tanto diletta,Lascia il tuo regno delicato e bello,
Ciprigna dea; e vien sopra il ruscello
4Che bagna la minuta e verde erbetta.
Vieni a quest’ombra ed alla dolce auretta
Che fa mormoreggiar ogni arbuscello,
A’ canti dolci d’amoroso augello;
8Questa da te per patria sia eletta.
E se tu vien tra queste chiare linfe,
Sia teco il tuo amato e caro figlio;
11Che qui non si conosce il suo valore.
Togli a Diana le sue caste ninfe,
Che sciolte or vanno e senz’alcun periglio,
14Poco prezzando la virtù d’Amore.