Lamento in morte del pastore Androgéo
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Che da’ legami sciolta
Nuda salisti nei superni chiostri,
Ove con la tua stella
5Ti godi insieme accolta;
E lieta ivi, schernendo i pensier nostri.
Quasi un bel sol ti mostri
Tra li più chiari spirti,
E sotto le tue piante
10Vedi le stelle erranti,
E tra pure fontane e sacri mirti
Pasci celesti greggi,
E le mundane cure indi dispreggi.
Altri monti, altri piani,
15Altri boschetti e rivi
Vedi nel cielo, e più novelli fiori,
Altri Fauni e Silvani
Per luoghi dolci estivi
Seguir le Ninfe in più felici amori.
20Tal fra suavi odori
Dolce cantando all’ombra
Tra Dafni e Melibeo
Siede il nostro Androgéo,
E di vaga dolcezza il cielo ingombra,
25Temprando gli elementi
Col suon di novi inusitati accenti.
Quale la vite all’olmo,
Et agli armenti il toro,
E l’ondeggianti biade ai lieti campi,
30Tale la gloria e ’l colmo
Fostù del nostro coro.
Ahi cruda morte, e chi fia che ne scampi,
Se con tue fiamme avvampi
Le più elevate cime?
35Chi vedrà mai nel mondo
Pastor tanto giocondo,
Che cantando fra noi sì dolci rime
Sparga il bosco di fronde,
E di bei rami induca ombra su l’onde?
40Pianser le sante Dive
La tua spietata morte;
I fiumi il sanno e le spelunch’e i faggi;
Pianser le verdi rive,
L’erbe pallide e smorte,
45E ’l sol più giorni non mostrò suoi raggi,
Nè gli animal selvaggi
Usciro in alcun prato,
Nè greggi andâr per monti,
Nè gustâro erbe o fonti:
50Tanto dolse a ciascun l’acerbo fato.
Tal che al chiaro et al fosco
‘ Androgéo, Androgéo ’ sonava il bosco.
Dunque fresche corone
A la tua sacra tomba,
55E voti di bifolchi ognor vedrai,
Tal che in ogni stagione,
Quasi nuova colomba,
Per bocche de’ pastor volando andrai;
Nè verrà tempo mai
60Che ’l tuo bel nome estingua,
Mentre serpenti in dumi
Saranno e pesci in fiumi.
Nè sol vivrai nella mai stanca lingua,
Ma per pastor diversi
65In mille altre sampogne e mille versi.
Se spirto alcun d’amor vive fra voi,
Quercie frondose e folte,
Fate ombra alle quïete ossa sepolte.