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IGNOTO
Poi la sera ritorna alla sua stanza,
Con la vincastra in man, discinta e scalza:
33Discinta e scalza
. . . . . . . . . . . . . . . . .
Ride e saltella per ogni balza.
36Così la pastorella passa il tempo.
JACOPO SANNAZARO
146 | Lamento in morte del pastore Androgéo. |
(Arcadia, Egl. V.) 1458-†1530 |
Che da’ legami sciolta
Nuda salisti nei superni chiostri,
Ove con la tua stella
5Ti godi insieme accolta;
E lieta ivi, schernendo i pensier nostri.
Quasi un bel sol ti mostri
Tra li più chiari spirti,
E sotto le tue piante
10Vedi le stelle erranti,
E tra pure fontane e sacri mirti
Pasci celesti greggi,
E le mundane cure indi dispreggi.
Altri monti, altri piani,
15Altri boschetti e rivi
Vedi nel cielo, e più novelli fiori,
Altri Fauni e Silvani
Per luoghi dolci estivi
Seguir le Ninfe in più felici amori.
20Tal fra suavi odori
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