La tua gran Musa or che non può? quand'ella
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti di Gabriello Chiabrera
XXIV
RISPOSTA.
La tua gran Musa or che non può? quand’ella
Me stolta fa dell’altrui senno altera
Vittrice; ond’è, ch’ogni più dotta schiera
4Furor insano alto saver appella.
Queste mie spoglie, il canto, la favella,
Il riso, e ’l moto spiran grazie, e vera
Fatta (pur sua mercè) d’amor guerriera
8Avvento mille a i cor faci e quadrella.
Ma s’ella tanto con lo stile adorno
Ha forza; in me col suo valor accenda
11Foco, onde gloria ne sfavilli intorno.
Per lei mio carme e nobil fama ascenda,
Chiabrera illustre, ed avverrà, che un giorno
14Degno cambio di rime anch’io ti renda.