<dc:title> La teoria di Maxwell dell'elettricità e della luce </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Antonio Garbasso</dc:creator><dc:date>1893</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Garbasso - La teoria di Maxwell dell'elettricità e della luce, Torino 1893.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=La_teoria_di_Maxwell_dell%27elettricit%C3%A0_e_della_luce/Paragrafo_9&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20200430222016</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=La_teoria_di_Maxwell_dell%27elettricit%C3%A0_e_della_luce/Paragrafo_9&oldid=-20200430222016
La teoria di Maxwell dell'elettricità e della luce - § 9. Antonio GarbassoGarbasso - La teoria di Maxwell dell'elettricità e della luce, Torino 1893.djvu
Le perturbazioni che costituiscono la luce sono certamente di carattere periodico, è quindi interessante di studiare le proprietà delle perturbazioni periodiche che soddisfano alle equazioni della teoria del Maxwell.
Si ponga:
e si faccia inoltre:
[*]
Le quantità sono i tre coseni di direzione di una medesima retta (direzione di propagazione), sono i coseni della
forza elettrica, i coseni della forza magnetica; noi consideriamo i nove coseni come costanti.
Si sostituiscano i valori (*) nelle equazioni di trasversalità e in
quelle d’Hertz: le prime danno
(**)
cioè «la forza elettrica e la forza magnetica sono normali alla direzione di propagazione».
Quanto alle equazioni d’Hertz esse pongono fra le sei relazioni che, date le (**), sono soddisfatte identicamente
quando sia ancora
dunque «la forza elettrica è perpendicolare alla forza magnetica».
Per un dato valore del tempo hanno una medesima condizione
elettromagnetica i punti per cui
si ha dunque «un sistema d’onde piane normali alla direzione di propagazione».
Dipendentemente dal tempo si trovano in uguali condizioni i punti per cui
derivando rispetto a s’ottiene:
cioè «le cose succedono come se le onde piane elettromagnetiche si propagassero secondo la direzione di propagazione, con velocità uniforme ».
La velocità , delle onde elettromagnetiche nel vuoto s’ottiene ponendo , dunque
è però «la velocità delle onde elettromagnetiche nel vuoto è quella stessa della luce».
Per un altro mezzo si ha sensibilmente
si può definire come indice di rifrazione, , dei raggi elettromagnetici per un dato mezzo il rapporto
allora
cioè «la velocità nelle onde elettromagnetiche è in ogni mezzo quella stessa, della luce».
Si potrebbe continuare questo studio e il risultato sarebbe che «la perturbazione elettromagnetica definita dalle uguaglianze (*) ha tutte le proprietà di un raggio di luce polarizzata rettilinea».