La spigolatrice di Sapri (Lucas)

Luigi Mercantini

Indice:The Oxford book of Italian verse.djvu Poesie Letteratura La spigolatrice di Sapri Intestazione 31 gennaio 2024 100% Poesie

Questo testo fa parte della raccolta The Oxford book of Italian verse


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E
RAN trecento, eran giovani e forti,

E sono morti!
          Me ne andava al mattino a spigolare
               Quando ho visto una barca in mezzo al mare:
               5Era una barca che andava a vapore,
               E alzava una bandiera tricolore.
               All’isola di Ponza si è fermata,
               È stata un poco e poi si è ritornata;
               S’è ritornata ed è venuta a terra:
               10Sceser con l’armi e a noi non fecer guerra.
                    Eran trecento . . .
          Sceser con l’armi e a noi non fecer guerra,
               Ma s’inchinaron per baciar la terra.
               Ad uno ad uno li guardai nel viso,
               15Tutti aveano una lagrima e un sorriso.
               Li disser ladri usciti dalle tane,
               Ma non portaron via nemmeno un pane.
               E li sentii mandare un solo grido:
               ‘ Siani venuti a morir pel nostro lido, ’
                    20Eran trecento . . .
          Con gli occhi azzurri e coi capelli d’oro
               Un giovin camminava innanzi a loro.
               Mi feci ardita, e, presol per la mano,

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               Gli chiesi: ‘ Dove vai, bel capitano? ’
               25Guardommi e mi rispose: ‘ O mia sorella,
               Vado a morir per la mia patria bella. ’
               Io mi sentii tremare tutto il core,
               Nè potei dirgli: ‘ V’aiuti ’l Signore! ’
                    Eran trecento . . .
          30Quel giorno mi scordai di spigolare,
               E dietro a loro mi misi ad andare:
               Due volte si scontrar’ con li gendarmi
               E l’una e l’altra li spogliar’ dell’armi.
               Ma quando fur della Certosa ai muri
               35S’udirono a suonar trombe e tamburi;
               E tra ’l fumo e gli spari e le scintille
               Piombaron loro addosso più di mille.
                    Eran trecento . . .
          Eran trecento e non voller fuggire,
               40Parean tre mila e vollero morire;
               Ma vollero morir col ferro in mano
               E avanti a loro correa sangue il piano;
               Fin che pugnar vid’io, per lor pregai,
               Ma un tratto venni men, nè più guardai:
               45Io non vedeva più fra mezzo a loro
               Quegli occhi azzurri e quei capelli d’oro.
                    Eran trecento, eran giovani e forti,
                         E sono morti!