La spigolatrice di Sapri (Lucas)
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E sono morti!
Me ne andava al mattino a spigolare
Quando ho visto una barca in mezzo al mare:
5Era una barca che andava a vapore,
E alzava una bandiera tricolore.
All’isola di Ponza si è fermata,
È stata un poco e poi si è ritornata;
S’è ritornata ed è venuta a terra:
10Sceser con l’armi e a noi non fecer guerra.
Eran trecento . . .
Sceser con l’armi e a noi non fecer guerra,
Ma s’inchinaron per baciar la terra.
Ad uno ad uno li guardai nel viso,
15Tutti aveano una lagrima e un sorriso.
Li disser ladri usciti dalle tane,
Ma non portaron via nemmeno un pane.
E li sentii mandare un solo grido:
‘ Siani venuti a morir pel nostro lido, ’
20Eran trecento . . .
Con gli occhi azzurri e coi capelli d’oro
Un giovin camminava innanzi a loro.
Mi feci ardita, e, presol per la mano,
Gli chiesi: ‘ Dove vai, bel capitano? ’
25Guardommi e mi rispose: ‘ O mia sorella,
Vado a morir per la mia patria bella. ’
Io mi sentii tremare tutto il core,
Nè potei dirgli: ‘ V’aiuti ’l Signore! ’
Eran trecento . . .
30Quel giorno mi scordai di spigolare,
E dietro a loro mi misi ad andare:
Due volte si scontrar’ con li gendarmi
E l’una e l’altra li spogliar’ dell’armi.
Ma quando fur della Certosa ai muri
35S’udirono a suonar trombe e tamburi;
E tra ’l fumo e gli spari e le scintille
Piombaron loro addosso più di mille.
Eran trecento . . .
Eran trecento e non voller fuggire,
40Parean tre mila e vollero morire;
Ma vollero morir col ferro in mano
E avanti a loro correa sangue il piano;
Fin che pugnar vid’io, per lor pregai,
Ma un tratto venni men, nè più guardai:
45Io non vedeva più fra mezzo a loro
Quegli occhi azzurri e quei capelli d’oro.
Eran trecento, eran giovani e forti,
E sono morti!