La risposta de Monziggnore (1835)

Giuseppe Gioachino Belli

1835 Indice:Sonetti romaneschi IV.djvu sonetti letteratura La risposta de Monziggnore (1835) Intestazione 13 dicembre 2022 75% Da definire

Cosa fa er Papa? L'entróne der teatro
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

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LA RISPOSTA DE MONZIGGNORE.

     L’unniscèsima vorta ch’io sciaggnéde,1
Ebbe2 arfine la grazzia de l’udienza;
E cche vvòi!,3 ner trovàmmeje4 in presenza,
Fui llì llì cquasi pe’ bbasciàjje er piede.

     Poi je disse:5 “Lustrissimo, Eccellenza,
Nassce de cqui ffin qui, ccome pò vvede6
Dar momoriale, che ppò ffajje fede7
De la ggiustizzia a scàpito innoscenza.„8

     Lui stava quieto; e io: “Dov’è er dilitto?
C’ha ffatto er fijjo mio? fòra le prove:
Nun parlo bbene?.„ E Mmonziggnore zzitto.

     Ner mejjo der discorzo, er carzolaro
Venne a pportajje un par de scarpe nove,
E mme mmannòrno9 via com’un zomaro.

10 ottobre 1835

Note

  1. Che ci andai.
  2. Ebbi.
  3. Vuoi.
  4. Nel trovarmigli.
  5. Gli dissi.
  6. Può vedere.
  7. Può fargli fede.
  8. Ex capite innocentiae.
  9. Mandarono.