La regola di san Benedetto/Capitolo 63
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Traduzione dal latino di Francesco Leopoldo Zelli Jacobuzi (1902)
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Dell’ordine della Comunità.
CAP. 63.°
Tutti serbino in monastero i loro
posti, secondo che porta il tempo della
conversione e il merito della vita, o
quello che avrà deciso l’Abbate. Il
quale però non conturbi il gregge a
lui affidato, né quasi usando libera
potestà, disponga mai cosa alcuna
ingiustamente; ma pensi ognora, che dovrà
rendere ragione a Dio di tutti i suoi giudizii e delle opere sue. Adunque i
Fratelli si accostino alla pace, alla
comunione, alla intonazione dei salmi,
allo stallo del coro, secondo gli ordini
loro, o secondo che avrà disposto l’Abbate.
E sempre e in tutti i luoghi l’età
non discerna e non progiudichi gli
ordini; poiché Samuele e Daniele,
fanciulli, giudicarono i più vecchi.
Pertanto, tranne quelli che, come si disse,
l’Abbate avrà nella sua sapienza
innalzati a più alto posto, o degradati
per qualche ragione, tutti gli altri
prendano luogo secondo il tempo della
conversione. Così, a cagione di
esempio, chi sarà venuto in monastero alla
seconda ora del giorno, si riconosca più
giovane di colui che venne all’ora
prima, non ostante qualsiasi età o dignità.
Su i fanciulli poi sia in tutto
mantenuta la disciplina da tutti.
I più giovani adunque onorino i più anziani, e i più anziani vogliano bene ai più giovani. Anche nello stesso chiamare a nome, a niuno sia permesso di chiamar l’altro pel semplice nome; ma i più anziani chiamino Fratelli i più giovani, e i più giovani chiamino Nonni i più anziani, il che significhi paterno rispetto. L’Abbate poi, che è considerato far le veci di Cristo, sia chiamato Donno, e Abbate, non per sua usurpazione, ma per onore e amore di Cristo. Egli quindi vi pensi, e tale si dimostri, quale uno che è degno di sì grande onore. Dove che poi s’incontrino i Fratelli, il più giovane chieda la benedizione al più anziano. Passando un superiore, l’inferiore si levi, e gli dia luogo a sedere: né ardisca il più giovane di sedersi, se non glielo comandi il più anziano, per adempiere quello che sta scritto: Si prevengano in onore a vicenda. — I fanciulletti o garzonelli prendano regolamente i loro posti all’Oratorio e alle mense; fuor di questi luoghi o dovechessia, stiano sotto la custodia e la disciplina, insino a che non siano pervenuti all’età della discrezione.