La regola di san Benedetto/Capitolo 4
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Traduzione dal latino di Francesco Leopoldo Zelli Jacobuzi (1902)
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Quali siano gli strumenti delle buone opere.
CAP. 4.°
1. Primieramante amare il Signore Iddio con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la forza.
2. E poi amare il prossimo come te stesso.
3. E poi non uccidere.
4. Non adulterare.
5. Non rubare.
6. Non concupire.
7. Non dir falso testimonio.
8. Onorare tutti gli uomini.
9. E niuno faccia agli altri ciò che non vuole sia fatto a lui.
10. Annegare sé stesso per seguire Cristo.
11. Mortificare il corpo.
12. Non abbracciare le delizie.
13. Amare il digiuno.
14. Ristorare i poveri.
15. Vestire il nudo.
16. Visitare l’infermo.
17. Sepellire il morto.
18. Sovvenire gli altri nella tribolazione.
19. Consolare l’afflitto.
20. Distaccarsi dalle opere del mondo.
21. Nulla mettere innanzi all’amore di Cristo.
22. Non compiere l’ira.
23. Non serbare l’ira ad altro tempo.
24. Non tenere inganno nel cuore.
25. Non dare pace falsa.
26. Non abbandonare la castità.
27. Non giurare, perchè talora non si spergiuri.
28. Portare nel cuore e nella bocca la verità.
29. Non rendere male per male.
30. Non fare ingiuria; ma fatta che ci sia, pazientemente sopportarla.
31. Amare i nemici.
32. Non rimaledire a chi ci maledice, ma anzi benedirlo.
33. Sostenere persecuzione per la giustizia.
34. Non essere superbo.
35. Non beone.
36. Non mangiatore.
37. Non sonnolento.
38. Non pigro.
39. Non mormoratore.
40. Non detrattore.
41. Mettere in Dio la propria speranza.
42. Bene che in se vegga, ascriverlo a Dio non a sé.
43. Il male però riconosca sempre di averlo fatto, e a sé lo ascriva.
44. Temere il giorno del giudizio.
45. Tremar dell’inferno.
46. Bramare la vita eterna con ogni spirituale desiderio.
47. Avere ogni di innanzi agli occhi la morte, come fosse per venire.
48. Custodire ognora gli atti della propria vita.
49. Accertarsi che Dio in ogni luogo ci guarda.
50. Spezzare sulla pietra di Cristo i cattivi pensieri, appena ci spuntano nel cuore.
51. Aprirsi al padre spirituale.
52. Custodire la bocca dal cattivo e sconcio parlare.
53. Non amare il molto discorso.
54. Non dire parole vane o da riso.
55. Non amare il troppo e scomposto ridere.
56. Udire volentieri le sante letture.
57. Frequentemente accudire all’orazione.
58. Ogni giorno confessare a Dio nell’orazione con lacrime e gemiti i trascorsi peccati; e per l’avvenire emendarsene.
59. Non compiere i desiderii carnali.
60. Odiare la propria volontà.
61. Obbedire in tutto ai comandi dell’Abbate, anche se egli (che mai non sia!) altrimenti taccia, memori, di quel precetto del Signore; Fate quello che dicono, né vogliate fare quello che fanno.
62. Non volere esser detto santo prima di essere; ma prima
esserlo, onde, dicasi più vero.
63. Adempiere ogni dì i comandamenti di Dio coi fatti.
64. Amare la castità.
65. Non odiare nessuno.
66. Non avere gelosia o invidia.
67. Non amare le contese.
68. Fuggire la gonfiezza e la vana gloria.
69. Venerare i Seniori.
70. Amare i più giovani.
71. Nell’amore di Cristo pregare pei nemici.
72. Tornare in pace col litigante, prima che il sole tramonti.
73. E della misericordia di Dio giammai non disperare.
Ecco, questi sono gli strumenti dell’arte spirituale; i quali se saranno da noi usati giorno e notte incessantemente, e riconsegnati nel di del giudizio; ci verrà ricompensato dal Signore con la mercede ch’Egli ha promessa: perocché occhio non vide, né orecchio intese, né in cuor di uomo sorse mai quello che Dio ha preparato a coloro che l’amano.
L’officina poi dove dobbiamo diligentemente lavorare intorno a queste cose, è il Chiostro del Monastero, e la stabilità in comune nella Congregazione.