La regola di san Benedetto/Capitolo 17
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Traduzione dal latino di Francesco Leopoldo Zelli Jacobuzi (1902)
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Quanti salmi si debbano dire in dette ore.
CAP. 17.°
Già abbiamo esposto l’ordine della
salmodia dell’officio della notte e del
mattino: ora diciamo delle altre ore.
A prima si dicano tre salmi distinti, e non sotto lo istesso Gloria. L’inno di essa ora si dica dopo il verso Deus in adjutorium meum intende, avanti che s’incomincino i salmi. Finiti poi questi tre salmi, si reciti una sola lezione, il verso, il Kyrie eleison, e si finisce.
A Terza poi, Sesta, e Nona si mantenga lo stesso ordine; vale a dire il verso, l’inno di ciascheduna ora, tre salmi, la lezione, il verso, il Kyrie eleison, e si finisce.
Se la comunità fosse numerosa, si dicono i salmi colle antifone; se piccola, si recitino di sèguito.
L’officio del Vespro poi si compia in quattro salmi colle antifone; dopo i quali si reciti la lezione, indì il responsorio, l’inno, il verso, il Cantico del Vangelo, la litania e l’orazione domenicale, e si finisce.
La Compieta finalmente si termini colla recita di tre salmi. I quali salmi si dicano di seguito e senza antifona. Poi vien l’Inno di quell’ora, la lezione unica, il verso, il Kyrie eleison, la benedizione, e si finisca.