Vaga figlia del ciel, ch'eletta e fina
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Questo testo fa parte della raccolta Girolamo Fontanella
XIV
LA PERLA
Vaga figlia del ciel, ch’eletta e fina
sei di conca eritrea parto lucente,
ricchezza del bellissimo orïente,
nata e concetta in mar d’umida brina;
tu allumi di candor l’onda marina,
uscendo incontra al Sol bianca e ridente;
il cui valor, la cui beltá nascente,
ogni ninfa, ogni dea pregia ed inchina.
Tu, pullulando fuor d’alma natura,
non prendi qualitá di salso gelo,
non tingi il tuo splendor di macchia impura;
ma qual vergine bella in bianco velo
lasci a l’onda l’amato, e pura pura
fai de la tua beltá giudice il cielo.