La navigazione di San Brandano/XXXVI
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E SETTE CHIESE MOLTO BELLE E BENE LAVORATE
Andando noi più innanzi pe ll’isola sì trovamo sette fontane l’una presso all’altra: l’una fontana era d’acqua chiara, l’altra era di buono vino, l’altra di latte perfetto, l’altra di sangue, l’altra era mezza di manna e mezza di balsimo, l’altra d’olio fine, l’altra di mele. E appresso di queste fontane erano setti cavalli bene apparecchiati da cavalcare, e appresso si era di ques[ti, se]tti padiglioni tutti diritti e tesi da stare sotto. Appresso a questo si erano sette chiese di sette pietre preziose: la prima era di cristallo, la seconda era di granata, la terza di [zaffino], la quarta di topazio, la quinta di rubino, la sesta di smeraldo, la settima mezza di corallo e mezza di corniola. E ciascuna di queste chiese aveva setti altari e sette lampane, e ciascuna lampana aveva balsimo fine; dinanzi a queste chiese si è una piazza grande e bella e ben lavorata, e in capo della piazza si era una colonna molto grande e bella di chiaro calcidonio nella qual colonna era molto bene lavorato lo Vecchio Testamento e ’l Nuovo, in sulla cima della colonna si era una gran ruota, si era tutta caricata di campanelle e di sonagli, quando questa ruota andava a torno le campanelle e ’ sonagli facevano un sì dolce suono e canto che al mondo nonn-è stormento che a quello si potessi asomigliare. E in capo della piazza si era mare chiarissimo e abondevole di molti buoni pesci e altre buone cose, e di ciò fa ricordanza David profeta in uno verso che disse: Hoc mare magnum et spatiosum; [reptilia illic, quorum] non est numerus.
E andando noi su per la riva del mare che molto circundava questa isola noi trovammo un gran fiume corrente e bianco come latte e non troppo [a]mpio, e sopra a que’ fiume si era un ponte molto bello tutto lavorato di pietre preziose a oro e ariento sì che molta maravigliosa cosa era a vedere. Noi passammo lo ponte e vedemo una molto bella isola e cercarolla tutta, e in capo di questa isola si era mare molto rosso e lla terra rossa. E tanto andammo su per la riva che noi trovamo un gran ponte el quale non potavamo vedere la riva dell’altro capo del ponte, e volendo noi passare oltre noi andammo assai pur su e poi trovamo lo ponte rotto dall’altro lato onde, veggendo che non potavamo passare oltre né andare più inanzi, laudavamo Iddio divotamente e tornammo indietro.
E andando noi per un’altra via di questa isola noi troviamo fruttari caricati di molti buoni frutti e somigliantemente troviamo l’erbe e altre buone cose le quali sarebbe lungo a scrivere ogni cosa.