Capitolo XI

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Anonimo - La navigazione di San Brandano (X secolo)
Traduzione dal latino di Anonimo (XV secolo)
Capitolo XI
X XII
COME VENNE UNO UCCELLO E FAVELLA A
SAN BRANDANO IN SULLA PUNTA DELLA NAVE


E volendo partire e’ frati per andare via, uno uccello venne in sulla punta della nave volando tosto, quando l’abate el vidde fu molto allegro e disse a’ frati: "Aducetevi in porto". E l’uccello comincia a parlare a guisa d’un uomo e disse all’abate: "Voi dovete fare la Pasqua ogni anno infino a sei anni e ’l giovedì santo dovete fare ogni anno dove voi avete fatto questo, e la notte di Pasqua farete sopra il pesce Ieson e là dove voi andate e dove voi tornate, quivi vi conviene tornare ogni anno a vicitare questi luoghi. E partendovi di qua voi giugnerete in capo d’otto dì ad una isola che à nome l’isola della famiglia dell’abate Albeo servo di Dio, e co lui farete la festa di Natale, direte queste parole intorno al suo luogo".

Incontanente i frati levarono la vela e tolgono i remi in mano e cominciano a navicare verso ponente e li uccelli cominciano a cantare a una boce molto dolcemente dicendo questo verso: Exaudi nos, Deus salutaris noster, spes omnium finium terre et in mari longe. E allora San Brandano con tutta la sua compagnia andavano navicando in qua e in là per mare ben tre mesi, che mai non po [té] trovare porto né terra né alcuna isola ma pur cielo e acqua, e sempre andavano digiunando.