La miseria di Napoli/Parte IV - Ancora dei Rimedii/Capitolo III. Tentativi inglesi. - Il Local Government Board e le Società private

Parte IV - Ancora dei Rimedii - Capitolo III. Tentativi inglesi. - Il Local Government Board e le Società private

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CAPITOLO TERZO.

Tentativi inglesi. — Il Local Government Board e le Società private.


Il Parlamento inglese votò nel 14 agosto 1871 l’Atto che istituisce questa Commissione di Governo locale. Componesi essa di un Presidente nominato dalla Regina, del Presidente del Consiglio privato di Sua Maestà, di tutti i Segretarii generali di Stato, del Ministro delle Finanze e del Lord guardiano del sigillo. Il solo Presidente e gl’impiegati sono retribuiti. [p. 214 modifica]

Questa legge trasferisce al Local Government Board tutte le attribuzioni che per lo passato appartenevano al Poor law Board.

Le facoltà del Segretario di Stato che passarono al Local Government Board, sono determinate dagli Atti seguenti: — Registrazione delle nascite, morti e matrimonii. — Pubblica igiene. — Governo locale. — Scolo delle acque stagnanti. — Materie sanitarie, Bagni. — Miglioramenti pubblici e delle città. — Abitazioni degli artigiani ed operai. — Tasse locali.

Il risultato dell’inchiesta fatta dalla Commissione fra i poveri e le Statistiche raccolte è veramente edificante; e quali rivelazioni non ne emersero!

A Guillord un mendico riceveva sussidii come pauper, mentre possedeva un giardino, maiali, carro e cavallo.

Numerosi ricoverati hanno moglie e figli che potrebbero benissimo mantenerli con decoro.

Ne meno notevoli furono le inchieste sull’igiene. Bisogna proprio dire che tutto il male non viene per nuocere, perchè ciò che fa d’uopo chiamare una rivoluzione nelle leggi sanitarie inglesi è dovuto per nove decimi al fatto che per un pelo il tifo, preso å cagione di cattiva fognatura, non uccise il Principe di Galles erede del trono. Durante anni ed anni, uomini di scienza, medici e filantropi venivano dimostrando che la schiatta peggiorava; che la tisi progrediva; che la scrofola cresceva per negligenza delle leggi elementari d’igiene; e se ne ottennero regolamenti parziali e fiacchi.

Ma quando il tifo livellatore osò attaccare [p. 215 modifica]l’inviolabile sangue reale, allora si mise mano all’opera, e il ferro penetrò nella radice del male.

Nel 1871 fu stabilito il Local Government Board; nel 72 costituita una Commissione di salute pubblica centrale; il paese diviso in distretti sanitarii, rurali e urbani; e ogni cosa che riguarda l’igiene, la decenza, la salubrità pubblica, posta sotto la dipendenza di lei. Fogne, acque potabili, cloache, consumo di fumo da forni e fornaci, fabbriche di alcali, domicilii privati, bagni, forni, lavatoi pubblici, tutto soggiace a questa Commissione.

E il Medico e il Commissario possono entrare dappertutto, interrogare o esaminare documenti, citare tutti i nomi, multare e punire chi rifiuta di prestare aiuto. Citiamo a caso un Regolamento sui lavori di alcali. I proprietarii debbono condensare il 95 per cento del gas. A chi manca la prima volta, multa di 50 sterline; la seconda, di 100 sterline; la terza, chiusura della fabbrica.

Se veniamo poi al Regolamento per le Lodging houses, ossia Locande per i poveri, le disposizioni sono del tutto e in tutto cangiate. Chi vuol tenere una locanda, ossia un Lodging house, deve presentarsi all’Ufficio del Registro munito del certificato di onestå e moralità con la firma di tre proprietarii del paese. Una volta aperta la casa, deve tenere spalancate le finestre, i letti esposti all’aria durante quattr’ore; avere il pavimento spazzato ogni giorno e lavato una volta la settimana: quattro volte all’anno deve imbiancare il soffitto e le pareti con calce, e quattro volte all’anno ogni oggetto di lana o di [p. 216 modifica]colore deve essere lavato. La ventilazione di queste case, la quantità di acqua per le abluzioni degl’inquilini, devono essere stabilite dalla Commissione sanitaria locale, i cui membri possono entrare liberamente a qualunque ora, visitare, criticare, citare quanti disobbediscono ai Regolamenti. I locandieri vanno ammoniti, multati, e finalmente la loro casa chiusa, se si mostrano renitenti alle leggi.

Ogni anno il Governo stampa un Rapporto del Local Government Board, in cui tutte le relazioni ricevute dalla Provincia s’inseriscono, se degne di considerazione. Ha richiamato molto la nostra attenzione la lettura della prima parte, ove figura l’amministrazione delle leggi per il sollievo dei poveri; ma tale lettura particolareggiata annoierebbe i non Inglesi, tanta è la pedanteria e le complicazioni con cui la nuova organizzazione ha dovuto lottare! Perciò vogliamo solamente indicare le riforme, a parer nostro, radicali in questo Compartimento:

Riforma prima. — Classificazione dei poveri.

Riforma seconda. — Rifiuto di soccorsi ai poveri a casa propria, toltine casi eccezionali.

Riforma terza. — Trattamento e istruzione dei bambini dei poveri.

Per capire il beneficio della classificazione, cioè lo spartimento in classi: Vecchi, infermi, abili al lavoro, ma senza mezzi momentanei per trovarlo; Fanciulli orfani o abbandonati, ma sani; Fanciulle orfane o abbandonate, ma atte ad apprendere uno dei tanti mestieri, per cui sono adatte — basta immaginare lo stato di una madre di numerosa famiglia che deve [p. 217 modifica]provvedere a differente cibo, vestiario e istruzione per ogni membro.

Che cosa succede, quando tutte queste varie classi sono agglomerate nello stesso Stabilimento? I vecchi già corrompono i giovani, se non altro coll’esempio dell’ozio, coi pettegolezzi e le narrazioni poco edificanti. La disciplina diventa quasi impossibile; l’abile al lavoro vuole godersi tutte le indulgenze permesse ai vecchi e infermi; e per mantenervi la disciplina fa mestieri una torma d’impiegati.

Invece, col sistema della divisione, ogni classe di poveri essendo distribuita in differenti Stabilimenti con Regolamenti adatti ai bisogni, si ottiene grande economia.

I poveri sono assai meglio curati. Gli oziosi e anche coloro che si aiutano, non perchè malati o infermi, ma perchè per il momento senza lavoro, si possono tenere con tanta disciplina e tanta economia, che non veggono l’ora di trovare i mezzi di guadagno proprio.

Londra, per esempio, ha stabilito la Casa di lavoro a Poplar, per i seguenti distretti: Bethnal Green, Camberwell, Chelsea, St. Giles e St. George, Bloomsbury, Greenwich, Hackney, Hampstead, Holborn, Islington, Kensington, Lewisham, St. Marylebone, Paddington, St. Pancras, Stepney, Strand, Wandsworth e Clapham, e White Chapel.

E benchè questa Casa di Poplar possa accogliere 768 poveri, non ne aveva che 381; prova che molti abili al lavoro non si adattarono alle Case di ricovero, ove pur si mangia bene e si ozia. [p. 218 modifica]

In ogni luogo il numero e il sistema degli Ospitali aumenta e migliora.

In Londra ogni distretto dei poveri ha ospedale ad hoc, il numero dei pazzi imbecilli raccolti cresce ogni anno, mentre prima eglino furono trascurati e anche maltrattati: e in tutte le Provincie viene effettuandosi lo stesso sistema. Nè si creda ingiusto quest’obbligo ai contribuenti, perchè non bisogna immaginare che con ciò ogni piccolo paese sia chiamato a fabbricare e mantenere un Ospedale, una Casa di lavoro, una Casa di ricovero, un orfanotrofio per i maschi o per le femmine: le così dette Parrocchie si collegano e s’accordano per stabilire in una città o villaggio, o anche in campagna, uno di si fatti Stabilimenti per tutti i poveri di tutto il distretto di una data categoria. Solamente gli Ospedali e le Scuole diurne debbono essere sufficientemente frequenti e vicine.

Venendo alla seconda riforma sul rifiuto di soccorsi ai poveri a casa propria, fuori dei casi eccezionali, essa ogni giorno matura i suoi frutti benefici, avendo diminuito largamente il numero di coloro che ricevevano soccorsi alla propria casa, e adoperavan tali soccorsi per lavorar meno o per comprarsi qualche oggetto di lusso. Ora costoro debbono entrare nella Casa di lavoro: e durante l’inverno passato, nelle sole Unioni di Uxbridge, 37 padri di famiglia si presentarono per soccorso, dicendo di non trovar lavoro. I Commissarii li invitarono ad entrare nella Casa di lavoro con tutte le loro famiglie in numero di 200 persone; non uno di costoro approfitto dell’offerta. [p. 219 modifica]

Il difficilissimo dei problemi è il quid agendum dei figli orfani o abbandonati, o dei parenti inabili. Ci sono scuole per i poveri che dipendono dai Direttori delle Parrocchie. In molti casi, la Parrocchia manda i bambini e le bambine alle Scuole elementari comunali; in altri distretti, segnatamente nella campagna, si collocano nelle famiglie dei poveri, obbligando la famiglia adottiva di mandarli alle scuole vicine, costringendoveli fino all’età legale.

E ogni anno l’Ispettore del Local Government Board visita tutti i distretti e compone un Rapporto intorno ai fatti osservati, registrando le proprie opinioni intorno al sistema seguito. Senza dubbio l’interesse dei contribuenti e il soccorso dei poveri trovano miglior presidio oggi che non dieci anni fa; e, coadiuvato così potentemente come lo è dalla nuova Legge sull’istruzione pubblica elementare, non può a meno di ridurre il pauperismo delle generazioni future al minimo possibile.

Quest’organizzazione governativa per la tutela dei poveri riceve vigoroso ausilio dalla Società dell’ordinamento della benevolenza privata con lo scopo di reprimere la mendicità.

Questo scopo essa proponesi di ottenere, partendo dai seguenti principii:

1° Cooperazione sistematica cogli amministra tori giusta la Legge dei poveri, colle Istituzioni caritatevoli e coi privati caritatevoli;

2° Investigazione speciale e diligente per mezzo di ufficiali competenti delle condizioni di ogni persona che domanda soccorso; [p. 220 modifica]

3° Somministrazione di aiuto con i fondi di detta Società o di altre Istituzioni caritatevoli, è informazione ai Guardiani dei poveri di quei casi che non possono essere così aiutati;

4° Diffusione e incoraggiamento di abitudini d’indipendenza, di previdenza e di risparmio, e di quei principii sanitarii e sociali, necessarii al bene dei poveri;

5° Repressione della mendicità e dell’impostura e della mala amministrazione della carità.

Vi ha un Consiglio centrale con ramificazioni in ogni distretto di Londra; i membri del Consiglio centrale essendo delegati dai distretti.

Gradualmente questa Società si è messa in comunicazione con tutte le Istituzioni caritatevoli; e il suo compartimento detto d’inchiesta è specialmente servizievole nello scoprire e palesare e far punire gl’impostori. Secondo l’ultimo Rapporto, 15 mila casi furono separatamente esaminati. Dei quali quasi seimila rigettati come non bisognosi; cinquemila raccomandati ai Guardiani dei poveri, alle Istituzioni caritatevoli, o a individui benevoli; cinquemila aiutati con doni o prestiti o mandati agli Ospedali privati, o forniti di lavoro. Avendo il signor Peek dato 25 mila lire per tre anni alla Società da essere impiegate nell’istruzione di quei poveri che non vengono aiutati altrimenti, la Società si mise in comunicazione colle Commissioni scolastiche, e i Rapporti tornano molto istruttivi per il numero dei meritevoli aiutati e degl’immeritevoli rimandati. I doni più frequenti sono di scarpe e di vestiario. In varii casi, quando l’Ufficiale d’inchiesta [p. 221 modifica]si presentava all’abitazione del questuante, questi lo respingeva dalla porta, dicendo: «Se veniva a far la spia, egli non avea bisogno della sua carità.» In altri fu verificata l’inutilità di qualunque aiuto, perchè il padre o la madre l’avrebbe speso nel bere; e la necessità d’inviare i figli ad una Casa di ricovero.

Fra gl’impostori denunciati alla Giustizia nota vasi Gregory Seccombe, che aveva raccolto e impiegato per se danaro dato in soccorso ai Pompieri. Fu condannato a tre mesi di lavori forzati. Certo Gaultier avea fatto l’impostore per 19 anni e ottenuto molto danaro sotto falsi pretesti. Costui ebbe sette anni di lavori nelle Colonie. Un reverendo Pastore, successivamente di varie Parrocchie, fu trovato indegno di qualunque aiuto e scacciato dal Vescovo della diocesi. Una contessa B**** aveva stabilite in alcuni distretti cucine economiche. Ottenute sottoscrizioni dai filantropi, scomparve col denaro.

Un altro impostore, intascate durante tre anni 30 mila lire sotto pretesto di alloggiare e impiegare donzelle indigenti, si seppe che in tre anni tre sole ragazze, erano state alloggiate.

E tali casi si ripetono a centinaia. Dopo che i rapporti e i bilanci di questa Società sono riprodotti da tutta la stampa inglese, ne nasce il doppio beneficio di salvare gl’individui caritatevoli dalla frode e d’indurli a contribuire col lavoro volontario o col danaro al più agevole ottenimento degli scopi di carità.

Quest’organizzazione presieduta dai primi signori d’Inghilterra si propaga nelle Provincie, e le Associazioni si vanno formando in molte delle principali [p. 222 modifica]città. Il suo sempre crescente buon successo prova l’errore della paura, espressa da molti, che l’alta vigilanza delle Commissioni locali per i poveri, arrogatasi dal Governo, avrebbe diminuito la carità privata, e affievolita l’attività delle Istituzioni locali.