La mandragola/Atto terzo/Scena terza
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Niccolò Machiavelli - La mandragola (1518)
Atto terzo
Scena terza
Scena terza
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Fra’ Timoteo, una donna.
- Timoteo
- Se voi vi volessi confessare, io farò ciò che voí volete.
- Donna
- Non, per oggi; io sono aspettata: e’ mi basta essermi sfogata un poco, cosí ritta ritta. Avete voi dette quelle messe della Nostra Donna?
- Timoteo
- Madonna sí.
- Donna
- Togliete ora questo fiorino, e direte dua mesi ogni lunedí la messa de’ morti per l’anima del mio marito. Ed ancora che fussi un omaccio, pure le carne tirono: io non posso fare non mi risenta, quando io me ne ricordo. Ma credete voi che sia in purgatorio?
- Timoteo
- Sanza dubio.
- Donna
- Io non so già cotesto. Voi sapete pure quel che mi faceva qualche volta. Oh, quanto me ne dolsi io con esso voi! Io me ne discostavo quanto io potevo; ma egli era sí importuno! Uh, nostro Signore!
- Timoteo
- Non dubitate, la clemenzia di Dio è grande: se non manca a l’uomo la voglia, non gli manca mai el tempo a pentirsi.
- Donna
- Credete voi che ’l Turco passi questo anno in Italia?
- Timoteo
- Se voi non fate orazione, sí.
- Donna
- Naffe! Dio ci aiuti, con queste diavolerie! Io ho una gran paura di quello impalare. Ma io veggo qua in chiesa una donna che ha certa accia di mio: io vo’ ire a trovarla. Fate col buon dí.
- Timoteo
- Andate sana.