La gran Donna del Mar, che lungi stese
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gio. Battista Ciapetti
III1
La gran Donna del Mar, che lungi stese,
E stende ancor la trionfal sua mano,
Contra cui l’Asia armi apparecchia invano
Per far vendetta dell’antiche offese;
5E giusta e lieta ad onorar già prese,
Soranzo eccelso, il tuo valor sovrano,
Che al primo segno è giunto, ove l’umano
Pensier di rado, o per te solo ascese.
Oh! se delle sue navi a te destina
10L’altero scettro, d’ostil sangue tinta
Parmi veder tutta l’Egea marina:
E veder l’Asia, che pur or fastosa
L’Europa immaginò depressa e vinta,
Depor tanta speranza, e andar pensosa.
Note
- ↑ A sua Ecc. Soranzo eletto in Venezia Procur. di S. Marco.