La gente di spirito/Atto primo/Scena sesta

Atto primo

Scena sesta

../Scena quinta ../Scena settima IncludiIntestazione 11 aprile 2011 75% Teatro

Atto primo - Scena quinta Atto primo - Scena settima

Ernesto e detti.


Ernesto

saluta le signore e va a sedere su di un sofà in fondo, intento a torcere un sigaretto.

Sofia

a Fausto.

L'avvocato Ernesto è di cattivo umore.
Fausto
C'è una storiella di mezzo.
Federico
Ho una buona notizia da comunicare a queste signore.
Eugenia
Sentiamo.
Federico

trae il giornale che gli diede Carlo.

È il giornale di qui. Indovinino di chi parla.
Sofia
Di noi?
Federico
Di tale che noi tutti conosciamo. E pare che noi si possegga qui una vera curiosità in punto virtù.
Eulalia
Che cosa è stato?
Fausto
Non vorrai esser tu.
Federico
Oh no... pur troppo. Se la dura un po' a questo modo lo stabilimento sarà visitato come un santuario.
Sofia
Via, si spicci.
Federico
Si tratta di uno di quei rari esempi di carità e di modestia, che la Provvidenza... c'è scritto così sul foglio... che la Provvidenza suscita di quando in quando per mostrare agli uomini le vie...
Fausto
Sapevamcelo. Vieni all'argomento.
Federico
Ebbene... il dottor Massimo.
Fausto
È lui?

Eulalia e Lucia prestano viva attenzione.

Federico
Lui stesso. Una povera famiglia, una madre malata, un visitatore notturno, medico, che porta seco i rimedi, che serba il più stretto incognito...
Fausto
Difatti va per le gazzette.
Carlo
È una storia commovente! Peccato che non ci sia anche da noi un premio Montjon.
Fausto
Sì, lo decreteremmo all'incognito... signor Massimo.
Matteo
Ebbene, io trovo sul serio che il signor Massimo si merita ogni maggiore encomio.
Federico
Ah, ah, Matteo!
Carlo
Io lo darei a te il premio.
Eulalia

sorridendo lo percuote sulle mani col ventaglio.

Cattivaccio.
Matteo
Voialtri la sapete tutti più lunga di me.
Fausto
Ti pare? Eh, eh, Matteo!
Federico
No... rispettatelo, Matteo!
Lucia
Non so davvero scorgere nella storia del signor Federico, e nelle parole del signor Matteo, motivo a tanta ilarità.
Carlo
Ha ragione. Noi siamo scettici troppo.
Fausto
Solo vorrei sapere donde assume le proprie informazioni, il giornale.
Eulalia
Sarà la famiglia soccorsa che le avrà fornite.
Federico
Ma dacché il benefattore era un incognito...
Carlo
Il signor Massimo avrà pensato che non basta farlo, che è necessario che il bene operato si riversi in esempio per tutti, e quindi avrà eziandio eroicamente sacrificata la propria modestia. È un merito maggiore.
Eulalia

torna a percuoterlo sulle mani col ventaglio.

Malizioso.
Lucia

sottovoce all'Eulalia.

Oh Eulalia!
Federico
Che ne dice Ernesto del nostro eroe?
Fausto
Sì, sentiamo il parere...
Sofia
...di un'altra delle male lingue.
Ernesto

senza muoversi dal sofà su cui è mezzo sdraiato.

Io non dico nulla.
Fausto
Ah! E perché?
Ernesto
Primo perché non ho nulla da dire, e poi perché avete già detto troppo voialtri.
Federico
Ce n'è ancora delle ragioni?
Ernesto
Sì, ce ne hanno sempre a migliaia per indurre taluno a una corbelleria.
Carlo
Dunque il tuo silenzio è una corbelleria.
Ernesto
Ho detto corbelleria? È vigliaccheria che volevo dire, e a tacermi la commetto, perché mi dovrei alleare con Matteo. Ringraziatene i miei capelli che mi dolgono.
Fausto
Ah, ah, alleato con Matteo!
Matteo
Eh, eh!
Carlo
Matteo, su la testa.
Federico
La lega santa degli uomini di cuore!
Ernesto

levatosi adagino, si appressa a Federico, cui dice.

La vuoi smettere, poveraccio! Guardatelo che mostra i denti. (Gli porge un dito). To', mordi.
Fausto
Dagli.
Ernesto

a Fausto.

Non te lo darei a te, il dito in bocca, e neppure a sua eccellenza il cavalier Carlo tuo amico, ma a questo slattato di ieri...
Federico
Ernesto!
Ernesto
Sst... mi fa male la testa... Se le signore me lo permettono, io le riprivo della mia incantevole conversazione e mi rimetto a sedere. (Passa daccanto a Matteo e gli stringe la mano). Tu sei un buon diavolo, Matteo. (Si rimette a sedere).
Fausto

a Carlo.

Effetti delle passeggiate romantiche.
Eugenia
Che cosa si fa stamattina?
Fausto
Quello che si fa al solito. Si sparla del prossimo.
Eulalia
Dica per conto suo.
Fausto
È vero; loro tenevano il sacco.
Carlo

sottovoce all'Eulalia.

Si è asciugati gli occhi?
Eulalia
Io?
Carlo
M'era sembrato di vederla piangere al racconto di Federico.
Eulalia
Che!
Carlo
Andiamo alla stazione?
Eugenia
Andiamoci. (A Sofia). Ci viene lei?
Sofia
Sissignora.
Lucia
Col suo permesso, zia, noi si rimane.
Eugenia
Chi noi?
Lucia
Eulalia e io.
Eugenia
A far che?
Lucia

sottovoce all'Eulalia.

Parla tu.
Eulalia
C'è troppo caldo, e poi vogliamo finire il ricamo.
Eugenia
Fate. E mio marito?
Fausto
Dorme i sonni dell'innocenza.
Carlo
Andiamo? (All'Eugenia). Il suo braccio.
Eugenia
Grazie.
Fausto
Signora Sofia... (Le offre il braccio).
Sofia
Non sarà troppo cattivo?
Fausto
Lo vedrà per istrada... Un momento... Signor Fernando...
I° Bagnante

lo guarda sospeso.

Fausto
Scusi... faccia vedere la lingua.
I° Bagnante

lo guarda, crolla le spalle e si mette a conversar sottovoce colle signore.

Sofia

a Fausto.

Il signor Fernando non parla che colle signore.
Fausto
Che siano più indulgenti di noi?

Escono.