La fisica dei corpuscoli/Capitolo 2/6
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6. — Fondamenti sperimentali della teoria atomica. — I fenomeni che conosciamo sulla divisibilità della materia ci dimostrano che le proprietà di una sostanza si riscontrano anche in quantità estremamente piccole.
La colorazione dell’acqua con la fucsina è ancora visibile in una goccia d’acqua, che può avere un volume di 1/35 di cmc., quando la sostanza disciolta è soltanto gr. per cmc.
La fluoresceina si manifesta nell’acqua secondo il Goppelsroeder anche se questa ne contiene solo gr. per cmc.
Secondo il Berthelot una quantità di gr. di musco si può ancora riconoscere all’odore.
Il minimo di queste sostanze, ossia la loro molecola non può dunque superare quei valori ma può ben essere più piccola.
Le più piccole dimensioni che conosciamo si riscontrano nelle lamine liquide. Una goccia d’olio che si espanda alla superficie dell’acqua raggiunge rapidamente uno spessore di 0,0001 mm. A questo spessore si può anche aggiungere con lamine di oro e di platino. Ma se l’olio si lascia per molto tempo nell’acqua l’estensione in superficie diviene sempre più grande, finchè lo spessore raggiunge un minimo e la lamina finisce col rompersi. Lo spessore che si calcola per quel minimo, secondo le esperienze di lord Rayleigh e del Devaux, è di 0.0000005 mm. ossia cm. Questa grandezza è dell’ordine di quella che si ricava per le molecole della teoria cinetica dei gas.
Anche lo spessore della lamina liquida nelle bolle di sapone quando sono al massimo di tenuità, nei punti in cui cessa ogni colorazione e poi la bolla si rompe, è dell’ordine di o cm.
L’ultramicroscopio ci rivela granuli di sostanze solide sospese in soluzione e in continuo moto. Questi granuli hanno dimensioni dell’ordine di cm. e talvolta di cm.
Gli studi sulle soluzioni colloidali e sulle emulsioni hanno veramente dimostrato la discontinuità delle sostanze solide disciolte, e le esperienze del Perrin hanno anche dimostrato la perfetta analogia tra le sostanze in soluzione e i gas. Quindi ne risulta dimostrata la discontinuità anche in questi.
Più recentemente gli studi dei Bragg ci mettono quasi sotto occhio le molecole delle sostanze cristallizzate e gli atomi che le formano, e ci permettono di misurare la distanza che passa fra un atomo e l’altro. Non si vede come le esperienze dei Bragg si possano spiegare diversamente.
Questi fatti che da molti sono ritenuti come pienamente dimostrativi della costituzione molecolare dei corpi, sono senza dubbio di una grande importanza e danno per lo meno un grande valore di probabilità alla teoria, di modo che non sarebbe ragionevole negarla.
Di ciascuno di questi fatti e di altri ci occupiamo nei capitoli successivi.