La curiosità (1832)

Giuseppe Gioachino Belli

1832 Indice:Sonetti romaneschi II.djvu sonetti letteratura La curiosità (1832) Intestazione 12 novembre 2022 75% Da definire

Er parto de Mamma L'editto bbello
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1832

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LA CURIOSITÀ.1

     Lo sapevo! A l’uscì dde cose nove
Ècchete in moto le ggente curiose
A sfeghetasse pe’ vvedé ste cose
E cconossce er chi, er cuanno, er come, e ’r dove.

     Ce n’accorgemo a cciccio2 oggi a le prove
Pe’ ste du’ tarantelle velenose.3
Tutti vònno sapé cchi le compose:
Ma er zor chi ss’annisconne perchè ppiove.

     Si nun ce fussi cqui Ppiazza-Madama,4,
’Ggni pettorosso5 che ppatissce er vizzio
Conosscerebbe er manico e la lama.

     Puro6, si de sto chi vvònno un innizzio,
Si vvònno indovinà ccome se chiama,
Lo vadino a ccercà nner frontispizzio.

Roma, 9 dicembre 1832.

Note

  1. [Per molto tempo, anche prima che li scrivesse tutti, l’autore vagheggiò l’idea di pubblicare una raccolta di sonetti, intitolandola: Il 996; con le quali cifre, per la somiglianza del numero 9 con la lettera g, e del 6 con la lettera b, egli veniva a indicare il proprio nome e cognome. Tra i suoi libri, ce n’è due bianchi, di pagine 532 ciascuno, in carta a mano comune, preparati evidentemente per ricopiare i sonetti, poichè sulla costola portano impresso appunto il titolo: Il 996. Dopo ciò, sarà facile intendere il sonetto presente, cha ha dunque qualche importanza anche per la biografia del poeta.]
  2. A capello, ad unguem.
  3. Tarantella velenosa, — Pizzica, mozzica e fa ogni cosa. Questo è il costante principio di que’ lunghi e rozzi canti popolari, per lo più goffamente satirici e mordaci, che si dicono perciò tarantelle. A siffatte tarantelle e a’ ritornelli, consistenti in una specie d’epigrammi plebei di tre versi, il primo dei quali contiene sempre il nome d’un fiore, si riduce tutta la poesia propria del volgo romano.
  4. Piazza che prende il titolo dall’antico palazzo di Caterina de’ Medioi, fabbricato sulle rovine delle terme di Nerone e poi di Alessandro Severo, e divenuto dopo Benedetto XIV residenza del Governatore di Roma, che vi tiene oggidi la generale polizia dello Stato.
  5. Il pettirosso è qui un simbolo di curiosità.
  6. Purtuttavia.