LIX

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LVIII LX

 
I’ sì vorrei così aver d’Amore
ben ed onor - com’ io li son leale;
e·ss’io son lo contraro, averne male
4in simil guisa, e greve pentigione:

né non sarebbe ciò contr’ a·rragione,
secondo il mi’ parer, ma cosa iguale;
ma non vo’ dir di voi, amor, cotale,
8che vivere mi fate in pensagione.

Per che dovete aver più segnoria,
la qual mi piace ben che voi ag[g]iate,
11acciò che la seguiate conn·onore:

ché ’n tutte cose, dolce mio amore,
conven che gentil core aggia pietate,
14ch’umili istanno e aman cortesia.