La caccia di Diana/Canto IV
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La bella donna, il cui nome si tace,
Con un’aquila in man prese la via
Su per lo monte ch’al mezzodì giace;
Zizzola e Ciancia menò in compagnia,
E dopo queste la Principessella; 5
Beritola Carafa le seguia;
E Berita Brancazzi gia con ella,
E Sobilia Capece con Berarda
E Caterina a Berita sorella.
Ciascuna presta, gioconda e gagliarda 10
Cantando andavan di dietro a colei,
Che nel viso d’amor sempre par ch’arda.
Non fu salita molto alto costei,
Ch’a sè lontano vide uno animale
Fiero ed ardito e presto sopra i piei. 15
Acciò nuocer potesse nè far male,
Sè e le sue ritrasse in salvo loco,
E l’aquila lasciò, le cui forti ale
La trasportaron quasi infino al foco,
E poi, rivolta in giù, venia rotando 20
E discendendo sè a poco a poco;
Fra gli alberi e le frondi folgorando,
Percosse quella sì ferocemente,
Che dal capo alla coda lanïando
L’andò la pelle con l’unghion tagliente, 25
E risalita ancor, la riferio
Un’altra volta vie più fieramente.
La varïata lonza, che sentio
I fieri colpi, in terra si distese,
E quivi dibattendosi morio. 30
La bella donna il forte uccel riprese,
Ed alla lonza trasse il caldo cuore,
E l’aquila pascè; e poi discese
Del monte, faccendo un gran romore
Zizzola e Ciancia, e dicean: piglia, piglia, 35
Dietro ad un bianco cerbio, che di fore
D’un cespuglio fuggiva a maraviglia,
Per molti can che dietro si sentia,
De’ qua’ ciascuno a prenderlo si piglia.
Ma Ciancia, che conobbe la sua via, 40
Traversò il monte e riuscigli appresso
Sopra ad un balzo ove ’l monte finia;
E poi ch’ell’ebbe all’arco lo stral messo,
Ch’ella portava in mano, apersel forte,
E lui ferì in quello punto istesso; 45
Quivi, vermiglio ritornato, a morte
Ferito si sentì, nè più potero
Portarlo avanti le sue gambe accorte.
Zizzola ritornò per lo sentiero,
E richiamando i can suonava un corno, 50
Finchè di loro il numero ebbe intero.
Così andando, e mirandosi intorno,
Due volpi vide, e ciascuna fuggendo
Andava a fare a sua cava ritorno;
Tanto le gío Zizzola seguendo, 55
Che prese quelle, e ver la Donna onesta
Se ne tornò, di questo in sè ridendo,
E quella ancor di ciò si fece festa.