Albino

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Monte Misma Pradalunga


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ALBINO.


Ecco Albino a km. 13,87 da Bergamo, 6 da Alzano Maggiore, traversato dalla strada provinciale Bergamo-Clusone. Comprende le frazioni di Fiobbo e Casale. Sua superficie Ettari 1342. Ufficio postale in luogo. Stazione ferroviaria a poca distanza. Popolazione 3440.

Il suo territorio è coperto di boschi di castagni, di alberi cedui e di pascoli ed ha terre ben coltivate, specialmente a gelsi. Il paese, un bello e pulito luogo davvero, risiede in sito ameno sopra una prominenza, ha vie ben selciate con trottoir ed è ornato di fontane. Ricchi qui pure ed eleganti i negozii, comodi e pulitissimi gli alberghi.

Arte. — La sua Chiesa prepositurale, dedicata a S. Giuliano Martire; era antica, ma ora è ricostruita con grandioso disegno e resa ufficiabile il 26 ottobre 1816. Conserva di pregevole un’ancona dell’eccellente Moretti maestro del rinomato Moroni. Altra ancona rappresenta la S.S. Trinità ed è [p. 28 modifica] opera di esso Moroni con un altro quadro dello stesso rappresentante il Redentore colla Croce, altro rappresentante S. Giuliano, S. Albino e M. V. del Cignaroli; ed uno rappresentante l’Annunciata del celebre Enea Talpino oltre altri quadri di buoni autori.

Ha avanti di sè una piazza spaziosa e, sul fianco di essa, sopra la muraglia della casa di ragione del L. P. Misericordia vedesi dipinta a fresco dal prelodato Moroni una Vergine col Bambino avente a’ piedi dei poveri, lavoro ben degno di quel grande artista. Peccato che il tempo colle sue ingiurie la guasti.

In altre chiese: A S. Rocco, eretta nel 1575, su di un colle, vi si osserva la sua forma a croce greca e l’àncona del suo altare maggiore attribuita al pennello del nostro G. Paolo Cavagna.

M. V. del Pianto, all’ingresso d’Albino, per chi viene da Bergamo, eretta nel 1525. L’ancona è di Enea Salmezza (il nostro Talpino) ed i suoi freschi architettonici sono del nostro Azzola.

Industria e commercio. — Sino da tempi antichi, Albino era borgo assai commerciante: sostò alquanto per nequizia de’ tempi, ma oggi ha ripreso lena e vigore. Notasi, prima di entrare in Comune, prospiciente il Convento de’ Cappuccini, il vasto Cotonificio Albini e C., alimentato da una roggia tratta dal Serio. Oltre questo sonvi molte filande di seta. Altro ramo d’industria è quello della lavorazione del ferro e del rame.

Vi si tiene mercato di bestiami al 16 d’ogni mese come pure vi hanno luogo quattro fiere mercantili annue, al Venerdì Santo, al 25 marzo, all’8 settembre, che è la più frequentata, e al 26 dicembre.

Scuole e beneficenza. — Asilo infantile. Classi elementari. Vi ha pure un accreditato Educandato femminile.

Havvi il pio luogo denominato la Misericordia.

Uomini illustri. — G. B. Personi, filosofo, medico, teologo e letterato, ascritto alle più cospicue accademie. Nacque nel 1575. (Leggasi una delle sue opere: Le notti solitarie).

Raffaele Carrara (n. 1601) filosofo, medico, poeta e [p. 29 modifica] letterato; Giuseppe Cabrini dottore in Sacra Teologia e benemerito Rettore de’ Seminarii di Bergamo e Brescia, autore di molte erudite composizioni.

Bartolomeo de’ Signori, valoroso capitano dell’imperatore Ferdinando: fra le militari sue imprese quella di Ratisbona è memorabile ascrivendosi massimamente al suo valore la ricuperazione di quella città. Morì in Nordlinghen nel 1634.

G. B. Moroni (pittore più volte citato) nato a Bondo. Morto nel 1578.

La nobile famiglia de’ Conti Spini la quale vi ha pure due belle villeggiature.

Memorie storiche. — Pare molto antica la sua fondazione. Ecco infatti l’antica lapide che fu trovata in occasione d’una escavazione (ora si conserva nel museo di città).


P. FVRIVS P. L.
HILARVS VIVIR
VIVUS SIBI FECIT
ET FURIAE P. L.
ALCAE

Il nostro Zanchi, nel suo libro De origine Orobiorum, pagina 69, vorrebbe che questo luogo fosse fabbricato dal romano cittadino Albo o da Sp. Albino o da Albo Albino.

Nel 1428 si diede volontariamente al dominio veneto con tutto il territorio della Valle.

APPENDICE. — Per una strada comunale abbastanza buona, per scorciatoie e viottole tutte vaghe e amene, tra piacevoli sinuosità si va alle due, relativamente importanti, frazioni di Fiobbio e Casale — i cui principali prodotti sono pomi, pere e castagne, — prodotti assai stimati sui nostri mercati.