La Nova Scientia/Libro primo/Propositione prima

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Libro primo - Comune sententie quarta Libro primo - Propositione II
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Propositione. Prima.

Ogni corpo egualmente grave nel moto naturale, quanto piu el se andar aluntanando dal suo principio, over appropinquando al suo fine, tanto piu andara veloce.
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E
Ssempio sel fusse le .3. diverse altezze .a.b.c. in retta linea, come di sotto appare, et che dalla altezza .a. per caso cascasse da se un corpo egualmente grave, senza dubbio quello tal corpo, non trovando resistentia andaria di moto naturale fin in terra facendo il viazzo suo alla similitudine de la linea .d.e.f.g. hor dico che il movimento diquello tal corpo faria di tal conditione che quanto piu el se andasse alluntanando dal suo principio (cioe da lo istante, over ponto .d.) over appropinquando al suo fine (cioe allo istante, over ponto .g. tanto piu andaria veloce. Perche il detto corpo in tal movimento (per la prima comuna sententia faria maggior effetto in un resistente, il qual fusse fuor dalla altezza .c. che dalla altezza .b. Seguitaria adunque, che il detto corpo (per la prima suppositione andaria piu veloce per lo spacio .e.f. che per lo spacio .d.e. Similmente perche lo detto corpo (per la detta prima comuna sententia faria maggior effetto in un resistente, che fusse nel ponto .g, che sel fusse alla altezza .c. Seguiria adoncha (per la medesima prima suppositione) che lo detto corpo andaria piu veloce per lo spacio .f.g. che per lo spacio .e.f. et se passar potesse il ponto .g. cioe la terra gli andasse cadendo loco, como fa l’aere andaria continuamente augumentando in velocita, fin al centro dil mondo poi in esso centro se riposaria (per comuna sententia de Philosophi) si che quando lo detto corpo fusse propinquo al detto centro, veria a esser di moto piu velocissimo, che in alcun passato spacio fusse stato che è il proposito. Questo medemo se verifica ancora in cadauno che vada verso un loco desiato che quanto piu se va approssimando al detto loco, tanto piu se va allegrando, e piu se sforza di caminare, como appar in un peregrino, che venga dalcun luoco luntano che quando è propinquo al suo paese, se sforza naturalmente al caminar a piu poter e tanto piu quanto piu vien di lontan paesi pero il corpo grave fa il medemo andando verso il suo proprio nido, che è il centro dil mondo, et quando piu vien di lontano in esso centro, tanto piu (giongendo a quello) andaria veloce.
A
Ncor che la opinione de molti sia che sel fusse un forame che penetrasse diametralmente tutta la terra, et che per quello fusse lassato andar un corpo egualmente grave, come disopra e stato detto, che quel tal corpo gionto che fusse al centro del mondo immediate ivi se fermaria, la qual opinione, dico non esser vera che cosi immediate che vi fusse agionto vi se gli fermasse, anci per la grande velocita che in quello si trovasse saria sforzato a passare di moto violente molto, e molto oltra il detto centro scorendo verso il cielo del nostro subterraneo emisperio, da poi retornaria di moto naturale verso il medemo centro, et gionto a quello lo passaria ancor per le medesime ragioni di moto violente verso di noi, Et pur di novo retornaria pur di moto naturale verso il medesimo centro, et pur di novo la passaria di moto violente, et da poi retornaria di moto naturale, et cosi andaria un tempo passando di moto violente, et ritornando di moto naturale sminuendosi continuamente in lui la velocita, et finalmente se fermaria poi nel detto centro.
Per il che egliè cosa manifesta che dal moto naturale si causa il violente, et non è converso, cioe che dal violente giamai vien causato il naturale, anci si causa per se.
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Correlario Primo.

Onde el si manifesta ancora qualmente ogni corpo egualmente grave in el principio del movimento naturale va piu tardissimo, et in fin piu velocissimo che in ogni altro luoco, et quanto piu passera per longo spacio tanto piu in fine andara velocissimo.

Correlario. II.

Anchora è manifesto qualmente un corpo egualmente grave di moto naturale non puo passare per dui diversi istanti
[p. 5r modifica]di egual velocita.