La Nova Scientia/Libro primo/Diffinitione IIII
Questo testo è completo. |
Niccolò Tartaglia - La Nova Scientia (1558)
Libro primo - Diffinitione IIII
◄ | Libro primo - Diffinitione terza | Libro primo - Diffinitione quinta | ► |
Diffinitione. IIII.
Il Tempo e una misura del movimento, et della quiete, li termini del quale son dui istanti.
I
L tempo da scientifici è stato in diversi modi diffinito, cioe alcuni dicono (come havemo detto disopra) que’lesser una misura del movimento, Et della quiete. Altri determinan esser inducia del moto delle cose variabile. Alcuni conchiudano esser vicissitudine de cose: le quale in molti modi per sottil indagatione se cognoscono. Et altri dicono esser una eta volubile che presto manca. Delle quali diffinitioni havemo tolto la prima per esser più accomodata al nostro proposito. Digando che il tempo è una misura del movimento, et della quiete: perche si come per mezzo de una misura materiale (in piu terre chiamata perticha divisa in piedi .6. Et ciascun pie in once .12.) se viene in cognitione della longhezza, larghezza, et altezza di corpi materiali. similmente per mezzo di una misura di tempi (chiamata anno diviso in mesi .12. e ciascun mese comunamente in giorni .30. e ciascun giorno in hore .24. e ciascuna hora in minuti .60.) se conosce la differentia di moti de corpi; cioe la velocità. et tardita de quelli. Perche se conosciuto in le sette stelle erratice una esser di moto piu veloce de l’altra? se non per la misura de essi movimenti chiamata anno con le sue parti (cioe mesi giorni hore e minuti) come chiaro appare in le determinationi Astronomatice. Et li termini di questo anno, cioe il principio e fin di quello son dui istanti, il medemo si deve intendere in le altre sue parti et in ogni altro tempo terminato.