La Montagna di luce/Conclusione

Conclusione

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34. La testa del fakiro

CONCLUSIONE


La sconfitta dei dacoiti era stata completa. La maggior parte erano caduti sotto le scimitarre e le fucilate dei rajaputi e pochissimi erano riusciti a salvarsi nei boschi.

Onde però non potessero radunarsi e molestare ancora i possessori del Kohinoor, parecchi drappelli di cavalieri si erano messi in caccia, decisi a sterminarli tutti.

Toby e Indri ricompensarono largamente quei valorosi che li avevano sottratti ad una morte sicura, poi alla sera di quello stesso giorno risalivano sull'elefante, il quale era stato ritrovato poco lontano, in mezzo ad una macchia di tamarindi.

Avevano fretta di attraversare il Gondwana e di giungere a Baroda dove almeno sapevano di non dover più correre pericolo alcuno.

Due giorni dopo si arrestavano a Sagar, una delle città più settentrionali del Gondwana, quindi, dopo un riposo brevissimo s'inoltravano attraverso il Sindhia, passando successivamente per Bilsa, Bhopal e Dhar.

Tre settimane più tardi facevano la loro entrata in Baroda, la capitale dello Stato del guicowar, il più ricco ed il più splendido principe dell'India occidentale.

Fu una entrata veramente trionfale, perché il rajah, avvertito da Bandhara, il quale aveva preceduto il padrone su un rapido cavallo, aveva mandato incontro all'elefante una turba dei suoi superbi cavalieri.

La notizia che Indri tornava col Kohinoor si era subito sparsa per la città e tutta la popolazione, che aveva nutrita sempre una viva simpatia pel generoso e cavalleresco favorito del guicowar, s'era riversata come una fiumana dietro ai cavalieri.

Appena giunti al palazzo reale, Toby e Indri ebbero un lungo colloquio col rajah, per dimostrargli il tradimento infame ordito dal suo primo ministro e da Dhundia, coll'aiuto dei dacoiti del Bundelhand.

– Tu avrai pronta giustizia – disse il guicowar, abbracciando il suo favorito. – Non voglio meno teste del rajah di Baroda.

Lo stesso giorno Dhundia veniva fatto calpestare dall'elefante carnefice del principe e Parvati veniva bandito dallo Stato, colla minaccia di fargli fare la medesima fine del suo complice, se avesse osato far ritorno a Baroda. Indri veniva innalzato alla carica di primo ministro.

E Toby? Il bravo cacciatore è ritornato nel suo bungalow, conducendo con sé il piccolo Sadras, che ha adottato come figlio.

– Ritornerò qualche volta; – aveva detto a Indri, prima di lasciarlo, – ma il mio posto non è qui. Ho da vendicare ancora mia moglie e le tigri non amano le città.


* * *


La Montagna di luce non rimase molto nella pagoda di Siva a Baroda. In seguito a varie circostanze che sarebbe inutile a narrare, passò più tardi nelle mani degl'inglesi ed ora brilla sulla corona di Edoardo re dell'Inghilterra ed imperatore delle Indie.