La Donna e i suoi rapporti sociali/A mia madre
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A mia Madre
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Mentre i miei deboli sforzi dirigo all'utile della femminil gioventù e, tracciando alla donna i suoi doveri, e rivendicando i suoi diritti, tento sollevarla all’altezza della missione, alla quale Dio e la natura la sortivano adornandola d’intelligenza e di sentimento, io non posso porre in migliore accordo coll’argomento la mia mente ed il mio cuore che a Te consacrando questa mia fatica.
A Te, che al venerando e santo carattere ma terno sì degnamente rendi l’onore, che ne ricevi; a Te, che il comun pregiudizio non dividesti che alla donna interdice il libero pensiero; a Te, che vita mi desti, latte ed insegnamento, questa mia dedica è tutt’insieme debito ed omaggio.
Da tutt’altri implorerei indulgenza e generosa venia alle molte imperfezioni del mio lavoro; ma dal cuor di madre è colpa dubitare, non altrimenti che dalla divina illimitata bontà; laonde aspetto nel Tuo aggradimento l’ampia mercede al mio buon volere.
L’affezionatissima tua Figlia |