La Cortigiana (1525)/Atto terzo/Scena tredicesima
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Pietro Aretino - La Cortigiana (1525)
Atto terzo
Scena tredicesima
Scena tredicesima
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Valerio e Flaminio.
- Valerio
- Con chi favelli tu, Flaminio?
- Flaminio
- Con le noie d’altri, per alleggerire le mie.
- Valerio
- Con qual noie?
- Flaminio
- Con quelle de Cesare, del quale ragiona tutta Roma.
- Valerio
- Deh, entriamo in cose piú piacevoli, perché gli è di troppa importanza il successo suo, e volsi avere rispetto a’ grandi, come testè ti dissi, perché gli è il diavolo a offenderli
- Flaminio
- El gran diavolo! E a dire el vero, a dire la verità ne va la vita, e basta.
- Valerio
- Pensiamo a te e vien meco insino in Banchi, ch’io t’ho a dire cosa che ti consolarà; ma entriamo in casa, ch’io mi ho dimenticata una lettera di cambio.
- Flaminio
- Entriamo, e usciremo per l’uscio del giardino.