La Cortigiana (1525)/Atto secondo/Scena diciannovesima
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Pietro Aretino - La Cortigiana (1525)
Atto secondo
Scena diciannovesima
Scena diciannovesima
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Grillo, solo.
- Grillo
- Che cicalone e simpliciotto è questo mio padrone: ti so dire che per un pecorone egli non ha invidia a niuno. Ma gli è capitato in buone mani a maestro Andrea e al Zoppino! Uno giuntaría l’usura e l’altro faría impazzire la sapienza capranica. O può fare questo la natura, ch’egli si creda che gli asini tenghino scuola? Veramente gli è, come disse la buona memoria de Strascino, un maccherone senza sale, senza caseo e senza fuoco.