La Cicceide legittima/I/XXXIII
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Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
XXXIII
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Qual sia la causa, che fa poetar
D. Ciccio.
C
Iò, che faccia i Poeti, altri ha stimato, Che sia da un bilioso umore insano
L’atra subbolizione, onde agitato
4Resta fervidamente il petto umano.
Altri poi l’ha creduto un sovrumano
Calor di sacro Nume. Altri ha pensato,
Che ’l Pungol sia d’un Pegaseo Tafano;
8Ch’Estro latinamente è nominato:
Ma quel, per cui D. Ciccio è divenuto
Cigno il miglior, che nel Parnaso intuoni
11L’Aonie melodie col canto arguto,
Io stimo, e n’ho palpabili ragioni,
Esser un animal piatto, e brancuto
14Di quei, che martirizzano i C.....